Luppolo: leggende e usi magici della birra
Il luppolo è una pianta angiosperma appartenente alla famiglia delle Cannabacee. Si tratta di una pianta erbacea perenne con rizoma ramificato dal quale si estendono fusti rampicanti e che può vivere fino ai 20 anni. Oggi vediamo la sua applicazione nella birra, parlando anche di leggende e usi ad essa legati.
Il luppolo è l’unico dei quattro fondamentali ingredienti della birra che può essere evitato o sostituito da altro senza che venga meno l’identità della bevanda: se non esiste alcuna birra producibile senza acqua, senza lievito, inoculato o meno, la storia ci rivela millenarie esperienze di birre diversamente aromatizzate e diffuse dalla Mesopotamia all’Egitto fino alle isole britanniche.
In Egitto la produzione di birra era importantissima tanto che, nei consumi popolari, veniva subito dopo l’acqua del Nilo. I lattanti, si svezzavano con una miscela a base di zythum, acqua, miele e farina di orzo. Da più grandi, potevano consumare la bionda bevanda quando gli si regalava una piccola anfora che doveva costituire la dose massima quotidiana di birra permessa. Anfora che li seguiva fin dopo morti e che era posta nel sarcofago, ovviamente per quei defunti che avevano diritto di aspirare all’immortalità come faraoni o sacerdoti.
Inoltre, si somministrava alle gestanti in modo da favorire il successivo allattamento. La leggenda vuole che sia stata una donna a produrre la birra, dimenticandosi dei cereali in un contenitore dove cadde acqua piovana e dove avvenne la fermentazione ad opera dei lieviti e del calore. In epoca più tarda l’Imperatore Augusto si curò da un’insufficienza epatica con essa.
Nel Medioevo si esaltarono molto le sue proprietà benefiche: si diceva che potesse curare vari morbi, scongiurare il malocchio, spezzare maledizioni e sconfiggere spiriti maligni. Per i sumeri, la birra faceva parte dell’alimentazione quotidiana dei bambini ed era considerata tanto importante da avere una divinità dedicata, ovvero Ninkasi.
Infine, l’importanza della birra nella cultura babilonese è testimoniata anche dal “Codice di Hammurabi”. Un paragrafo è, infatti, dedicato proprio a regolamentare la produzione e la vendita della birra e prevede addirittura la condanna a morte per i trasgressori che vi aggiungevano acqua. Queste e molte altre sono le leggende legate al luppolo, informatevi poiché sono davvero interessanti.