Loropetalum: come coltivare la pianta dal fogliame colorato e i fiori vivaci
Il Loropetalum è un arbusto della famiglia delle Hamamelidae, originario di Cina, Giappone e in generale varie zone dell’Asia sudorientale. Il nome deriva dal greco loron (cinghia) e petalon (petalo), e richiama la forma dei fiori. È una pianta molto apprezzata per il fogliame persistente e colorato. La fioritura è abbondante e sviluppata in grappoli. Resiste egregiamente sia al taglio che al trapianto, sia al freddo che al caldo, sia alle intemperie che ai parassiti. Ha una grande forza rigenerativa e richiede poca manutenzione.
Consigli per la coltivazione del Loropetalum
Se la pianta è ben concimata e il terreno è mantenuto umido, è in grado di resistere anche in sole pieno. Altrimenti è preferibile posizionarla in un luogo luminoso ma parzialmente ombreggiato. Apprezza molto il sole mattuttino, meno quello intenso delle ore centrali del giorno. Le giovani piante con il caldo dovrebbero essere frequentemente annaffiate, una o due volte a settimana. Una volta cresciute, resistono abbastanza bene alla siccità ma la condizione migliore per farle crescere è un terreno costantemente umido e un’irrigazione regolare. Quando entrano in carenza idrica, è possibile che le foglie si arriccino e si scottino a causa del sole.
Il terreno ideale per il Loropetalum è ben drenante, argilloso e ricco di materia organica. Deve essere acido, meglio se con un pH compreso tra 4.5 e 6.5. Al fine di mantenere il giusto livello di umidità e ostacolare lo sviluppo delle erbacce, si consiglia di provvedere con una pacciamatura intorno alla pianta, con compost, paglia e trucioli di legno invecchiati.
Si consiglia di mescolare il compost nel terreno al momento della semina, preferibilmente a lenta cessione. Se piantate nel terreno idoneo e fertile, le piante non richiederanno interventi di fertilizzazione una volta stabilite. In caso contrario, si può procedere con un fertilizzante a lento rilascio o specifico per arbusti, da somministrare in primavera.