L’Ombelico di Venere: una bellissima pianta grassa facile da curare

Avete mai sentito parlare dell’Ombelico di Venere? Si tratta di una pianta grassa che deve il suo nome all’antico utilizzo che ne facevano i Romani. La usavano per lanciare incantesimi d’amore, da cui il nome Ombelico di Venere, in quanto quest’ultima è la Dea romana dell’amore. Mentre il termine ombelico nasce dalla forma delle sue foglie. Queste, oltre ad essere carnose, arrotondate e lucide, hanno un bordo ondulato ed una una piccola fossetta al centro della stessa, con un aspetto simile a quello di un ombelico umano. Poi queste foglie si riuniscono e si dispongono a formare delle rosette.

Ombelico di Venere: una pianta grassa

Il suo nome scientifico è Umbilicus rupestris ed appartiene alla famiglia delle crassulacee, e come tutte le piante appartenenti a questa famiglia, le sue foglie e il fusto sono capaci di immagazzinare acqua. Essendo una pianta grassa, è presente tutto l’anno e cresce soprattutto in posti ombrosi, come tronchi d’albero, tetti, fessure tra le mura o tra le rocce.

Ombelico di Venere: una pianta grassa

Alcuni consigli per prendersi cura dell’Ombelico di Venere

Pur essendo una pianta di facile gestione, richiede comunque delle accortezze che forse non tutti sanno. Innanzitutto la si annaffia solo quando il terreno è molto asciutto, in quanto l’eccesso di acqua può rovinare le sue radici. Infatti, bisogna assicurare un buon drenaggio del substrato ed evitare che si verifichino dei ristagni d’acqua. Anche se ama i climi caldi, non tollera la luce solare diretta, per cui è sempre meglio tenerla in zone ombreggiate. Sono assolutamente da evitare climi freddi molto rigidi.

Ombelico di Venere: una pianta grassa

La peculiarità di questa piante è la commestibilità delle sue foglie. Si dice siano croccanti e saporite, ottime per condire l’insalata. Alcuni dicono che siano simili ai centrioli. Inoltre fa bene dal punto di vista nutrizionale, in quanto è ricca di vitamina C, acidi grassi omega 3, potassio, ferro, calcio, tannini, polifenoli e mucillagini.

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