Leggende e miti sul kiwi, frutto autunnale dalle straordinarie proprietà
Quando si parla del kiwi, si pensa sempre al suo aspetto particolare, al suo colore verde (tranne la varietà gold che è gialla) e alle sue incredibili proprietà nutrizionali. Ricchissimo di vitamina C, potassio, magnesio, vitamina E, ferro e rame, è anche estremamente ricco di fibre. Il che lo rende ideale per gli sportivi, per coloro che hanno problemi digestivi e per chi soffre di stipsi (ottima alternativa alle prugne). Ma in molti non sanno che ci sono leggende e miti affascinanti che circondano questo frutto.
Quali sono le leggende che hanno come protagonista il kiwi?
Più o meno tutti sappiamo che il kiwi è anche un piccolo uccellino che è diventato simbolo della Nuova Zelanda. Ebbene, le più importanti leggende sul frutto noto come kiwi ha come protagonista l’omonimo uccellino.
Si tratta di una leggenda Maori che racconta di come un uccellino kiwi assai coraggioso decise di sacrificare la propria vita per salvare la foresta da alcuni parassiti che stavano distruggendo gli alberi. L’uccellino perse la vita per il bene comune, ma Tanemahuta, il potente re della foresta, commosso dal suo spirito altruistico e dal suo sacrificio estremo, decise di ringraziarlo e premiarlo creando un frutto dolce che prese sia il nome che l’aspetto dell’uccellino.
In questo modo tutti avrebbero potuto ricordare per sempre le gesta di quel coraggioso uccellino.
Un’altra versione di questa leggenda non prevede il sacrificio finale dell’uccellino, ma solo la perdita delle ali. Secondo questa versione, il kiwi in origine aveva le ali come tutti gli altri uccelli. Inoltre viveva insieme a loro fra le cime degli alberi, beandosi della luce del sole.
Un giorno, però, il dio della foresta Tanemahura, camminando fra gli alberi, notò che le piante stavano morendo mangiate da alcuni insetti. Così chiamò a raccolta gli uccelli della foresta affinché qualcuno di loro si offrisse volontario per andare a vivere a terra salvando gli alberi. Tuttavia nessuno uccello accettò di lasciare il cielo e il sole e il dio li punì tutti in maniera diversa per essere stati così egoisti.
L’unico uccello che accettò di andare a terra fu il kiwi, ben sapendo che non avrebbe più potuto volare e tornare in cielo. Così il dio della foresta decise di premiarlo, diventando l’uccello più amato della Nuova Zelanda e dando vita a un frutto che sarebbe stato la gioia di tutti.
Per quanto riguarda il simbolismo, invece, come tutta la frutta, anche il kiwi simboleggia l’abbondanza, la fertilità, la maturità e le soddisfazioni ottenuto dopo un duro lavoro. Proprio la forma del kiwi richiama alla mente sia la parte femminile che quella maschile, essendo tondeggianti o allungati.