Le olive, storia di questo frutto e tutti i benefici del suo “nettare”
Le Olive sono l’amatissimo frutto dell’olivo. Coltivate fin dagli albori della cultura mediterranea, hanno assunto un ruolo assolutamente egemone nella nostra cucina, ma sono utilizzatissime anche nelle cucine extra europee. Oggi abbiamo a disposizione un’enorme varietà di dimensioni, forme e colori e si coltivano in tutti i continenti tranne l’Antartide. Questo può essere in parte il motivo per cui la storia e l’addomesticamento di questo frutto sono piuttosto complicati.
L’oliva allo stato nativo risulta praticamente immangiabile per l’uomo, anche se agli animali domestici, come bovini e capre, non sembra dispiacere il loro sapore amaro. Una volta essiccate in salamoia, naturalmente, sono molto saporite. Il legno d’ulivo brucia anche quando è bagnato, il che lo rende molto utile e questa potrebbe essere una caratteristica attraente che, nel corso della storia, ha spinto le persone verso la gestione degli ulivi.
L’uso dell’olio d’oliva è certamente successivo. Le prime olive addomesticate provengono probabilmente dal Vicino Oriente. Israele, Palestina, Giordania o almeno dall’estremità orientale del Mar Mediterraneo, anche se permane un certo dibattito sulle sue origini e sulla sua diffusione. Le prove archeologiche suggeriscono che l’addomesticamento dell’olivo si sia diffuso nel Mediterraneo occidentale e in Nord Africa. Già a partire dalla prima età del bronzo, circa 4500 anni fa.
Gli archeologi hanno recuperato campioni di legno d’olivo dal sito paleolitico superiore di Boker, in Israele. La più antica testimonianza dell’uso dell’olivo finora scoperta si trova a Ohalo. Dove circa 19.000 anni fa si depositarono noccioli di olive e frammenti di legno. Le olive selvatiche (oleastri) erano utilizzate per la produzione di olio in tutto il bacino del Mediterraneo durante il Neolitico (circa 10.000-7.000 anni fa).
Pozzi di olive sono stati recuperati dalle occupazioni del periodo Natufiano (circa 9000 a.C.) sul Monte Carmelo in Israele. Studi palinologici (pollini) sul contenuto delle giare hanno identificato l’uso di presse per l’olio d’oliva nella prima età del bronzo. Ma anche in Grecia e in altre parti del Mediterraneo.