L’Atropa belladonna, i segreti di una pianta che in passato era un elisir di bellezza
L’Atropa belladonna, anche chiamata semplicemente “Belladonna”, è una pianta che proviene da tempi antichi. Da come ci suggerisce il suo nome questa in passato aveva a che fare con dei rimedi di bellezza. Il mondo femminile nel particolare non riusciva a farne a meno. Non è però nei suoi graziosi fiorellini che risiede il suo segreto ma nelle bacche scure.
Le bacche di Belladonna contengono una sostanza nota come atropina, che anche oggi trova largo impiego. Attualmente però non ha nulla a che fare con l’estetica: l’atropina si impiega nel campo oculistico per far dilatare le pupille. Nel periodo rinascimentale queste bacche nere erano famose proprio per l’insolito effetto che facevano agli occhi. Secondo i canoni del tempo avere le pupille costantemente dilatate era sinonimo di bellezza.
Oggi l’atropina ha trovato impiego nel campo clinico ed è diventata a tutti gli effetti un farmaco oftalmico. Molto spesso i medici per controllare i nostri occhi necessitano di pupille dilatate per compiere un’analisi più approfondita. Le gocce a basse di atropina non sono affatto piacevoli quando si depositano sul nostro occhio. Danno sensazione di bruciore con conseguente lacrimazione e offuscano la vista per più ore.
Se si eccede con l’atropina non c’è da preoccuparsi poiché non ha effetti tossici così pericolosi. Ma qual è il suo meccanismo d’azione? Dovremmo sapere perché questa misteriosa sostanza aumenta così tanto il diametro delle nostre pupille. Si tratta di quello che in farmacologia è un chiamato “antagonista”, ossia una molecola che va a competere per un certo target con un’altra che in genere si trova già all’interno del nostro organismo. In questo caso particolare l’atropina compete con l’acetilcolina a livello dei muscoli dell’occhio. Spiazzando il legame dell’acetilcolina con i rispettivi recettori produce rilassamento muscolare.
Un’altra domanda che potremmo farci è: perché nell’antichità le pupille dilatate indirizzavano all’idea bellezza? Secondo alcuni studi di carattere psicologico si pensa che avere le pupille dilatate, un sorriso ampio e le sopracciglia sollevate segnalino generalmente disponibilità e gentilezza verso il prossimo. Spesso avere un buon atteggiamento e un viso luminoso aiuta a spiccare rispetto agli altri. Nel caso degli occhi si richiede però di sacrificare la propria vista a spese dell’estetica: il gioco vale davvero la candela?