La verdura più efficace: cura il diabete, la gastrite, i batteri Helicobacter Pylori, elimina i chili di troppo e molto altro ancora!
Un vegetale non molto diffuso qui da noi è il gombo. L’Abelmoschus esculentus, questo il suo nome scientifico, è una pianta originaria dell’Africa che fa parte della famiglia delle Malvacee. Noto anche come bamia, bammia, gombeau, gombault, quiabo, ocra, okra o okro, è una pianta ricca di proprietà benefiche per la nostra salute. Inoltre produce anche un bel fiore giallo.
Tutto quello che volevi sapere sul gombo
In realtà il gombo lo troviamo soprattutto in Asia, in Africa e in India in quanto è una pianta che cresce bene nei climi caldi. Tuttavia ci sono numerosi campi coltivati a gombo anche in Europa. Qui da noi li trovate soprattutto in Sicilia.
La pianta produce dei baccelli commestibili il cui aspetto è una via di mezzo fra una zucchina e un peperoncino (e se lo tagliate trasversalmente ha una curiosa forma pentagonale). Dalla consistenza spesso mucillaginosa, il gombo ha parecchie proprietà nutritive interessanti:
- è ricco di vitamina C, vitamina K, vitamina A, magnesio e acido folico
- contiene parecchie fibre
- ha poche calorie, carboidrati e proteine
- ricco di antiossidanti che prevengono i danni da radicali liberi. Contiene, infatti, polifenoli, flavonoidi e isoquercetina
Tutte queste proprietà nutritive fanno sì che il gombo apporti numerosi benefici alla nostra salute:
- grazie al suo contenuto di mucillagini che si legano al colesterolo favorendone l’eliminazione tramite le feci e non l’assorbimento intestinale, ecco che riduce il rischio di malattie cardiache
- riduce i livelli di infiammazione dell’organismo
- riduce i livelli di zuccheri nel sangue
- si ipotizza che abbia proprietà antitumorali. Contiene, infatti, la lectina, una proteina che in vitro ha dimostrato di essere in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali
Ma come usare il gombo in cucina? La cucina indiana, tunisina e cajun ci insegnano come usarlo, anche se lo troviamo impiegato anche nella cucina egiziana, marocchina, iraniana, bulgara, greca, libanese, bosniaca, albanese, brasiliana, caraibica, cubana, turca, curda, giapponese, senegalese, filippina, rumena e ghanese.
Solitamente lo si usa per preparare la salsa di gombo. Anche negli Stati Uniti è parecchio noto, ma qui è usato impanato e fritto in piccoli pezzettini.