La puoi trovare lungo i sentieri fino ai margini dei boschi ed è squisita in cucina: cos’è e come si usa quest’erba spontanea glabra
L’Alliaria petiolata, più comunemente conosciuta come “garlic mustard” o “senape dei poveri”, è una pianta selvatica che nasce spontaneamente e che emana un pungente odore d’aglio. L’epiteto “petiolata” si riferisce alla presenza di numerosi e piccoli steli che collegano le foglie al fusto.
La parola “allaria” fa invece erroneamente riferimento alla sua famiglia d’appartenenza, di cui fa parte anche l’aglio. Questa erba tuttavia appartiene alla famiglia delle Brassicaceae, in cui ci sono broccoli e cavoli. Si tratta di una pianta perenne, ermafrodita e il cui ciclo vitale si compie in due anni.
Come si fa a riconoscere un esemplare di Alliaria petiolata? Trattandosi di una pianta che si adatta a molteplici tipologie di terreno non è affatto difficile da trovare, tuttavia bisogna saperla distinguere dalle altre erbe spontanee. La sua radice è molto chiara, sottile ed ha una caratteristica forma ad “S”. Il suo fusto si aggira generalmente intorno ai 38 cm di altezza ed è quasi interamente glabro. I suoi fiori, che solitamente nel primo anno fioriscono in primavera, sono piccoli e costituiti da 4 petali bianchi. Durante il secondo anno la pianta può far sbocciare i suoi graziosi fiori in qualsiasi momento.
Un tempo questo esemplare veniva utilizzato come medicinale mentre oggi è una “chicca” in cucina. In passato era infatti le sue folglie e i suoi steli erano noti per le loro proprietà: erano antiasmatici, antisettici, vermifughi e favorivano la guarigione di ulcere. Trattandosi per di più di una pianta quasi interamente commestibile può essere inserita all’interno di insalate o di deliziosi pesti. A dispetto del suo odore il suo sapore è di fatto estremamente delicato.
Un altro motivo per cui questa erba trova largo impiego risiede nella sua capacità di rafforzare il nostro sistema digestivo. Ingerire le foglie della senape d’aglio aiuta a stimolare il senso di fame in caso di patologie e annulla il rischio di infezioni batteriche.