La pianta del cappero: alla scoperta del frutto della vitalità
Vi siete mai chiesti da dove arrivano quei piccoli frutti chiamati capperi? Se così fosse abbiamo la risposta in quanto il tutto ha origine da un vegetale che risponde al nome di pianta del cappero. Ecco qualche curiosità in merito.
La pianta del cappero: tutto quello che c’è da sapere
Il cappero è un frutto molto antico in quanto molte popolazioni del passato lo consumavano con grande periodicità. Questo frutto nasce dalla pianta che prende il suo stesso nome e che in botanica viene annoverata come Capparis Spinosa.
Parliamo di una pianta definita come suffrutice, ovvero i cui fusti in legno producono germogli erbacei ogni 12 mesi circa. Questa pianta è poi nota per avere una grande resistenza al caldo, in quanto non patisce minimamente le alte temperature.
Riesce a crescere quando gli altri vegetali appaiono in sofferenza e sopravvive perfino alle condizioni più ardue. I fusti possono raggiungere anche 70 cm di lunghezza e presentano delle foglie di sfumature diverse con spine e boccioli. I fiori di questa pianta sono bianchi e rosati mentre il loro profumo molto acre.
Perché la pianta del cappero è detta fiore della vitalità?
Non tutti sanno che la pianta del cappero è spesso definita come fiore della vitalità ma per quale motivo? In realtà la risposta è molto semplice, in quanto il suo soprannome deriva dal fatto che riesce a crescere in ogni tipo di situazione sia con il vento che con la siccità e le temperature roventi.
Come se questo non bastasse, la pianta del cappero riesce a crescere perfino nei muri vecchi e trasandati, dove ci sono le rocce e anche in tutti quei luoghi che non consentirebbe la nascita di nessun’altra pianta. Proprio per questo risulta anche molto difficile da estirpare poiché si tratta di una pianta invadente e piuttosto resistente.