Kumato: scopriamo le sue proprietà
Stiamo parlando del kumato, una varietà di pomodoro, detto anche nero, che sta letteralmente spopolando nei mercati. Non solo per il suo colore, ma anche per il suo sapore. Da un gusto particolare e dotato di molte proprietà. Scopriamo insieme le sue numerose caratteristiche e soprattutto come sfruttarlo al meglio.
Dal punto di vista gastronomico il Kumato è considerato un pomodoro gourmet, specialmente per la sua succosità. Per molti si tratta di un frutto geneticamente modificato, ma la verità non è questa. La pianta del pomodoro appartiene alla stessa famiglia della patata e della melanzana, il suo genere è il Lycopersicun e ne esistono numerose varietà. Ad esempio pomodori rossi, gialli, verdi ecc.
La specie L. esculentum è la più coltivata e presenta numerose specie selvatiche, tra cui il nostro Kumato. Questa varietà di pomodoro è caratterizzata dal colore nero e nasce in Spagna, acquisisce nel tempo le sue proprietà per adattarsi ai climi mediterranei. Fu la Svizzera ad incrociare questo tipo di pomodoro con altri per avere nuove varietà fino ad ottenere il kumato che conosciamo oggi. Nonostante questo, è scorretto dire che sia geneticamente modificato.
Agli inizi degli anni duemila si diffonde nei mercati di tutta Europa. La sua coltivazione non differisce dal pomodoro classico. Infatti, si tratta di una pianta estiva, richiede elevate dosi di luce, temperature calde e un’umidità dell’ambiente circostante tra il sessanta e l’ottanta per cento. Il frutto è una bacca rotonda di un verde scuro che risulta all’apparenza quasi nero. Ha una consistenza solida e succosa, che lo rende nel sapore un pomodoro unico. Quando è maturo la consistenza è croccante e per il condimento può necessitare anche solamente di sale e olio.
Contiene in elevate quantità la petunidina, che ha delle considerevoli proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Inoltre, contribuisce alla diminuzione della morte cellulare.