Iris africano, come prendersi cura di questo fiore tropicale che sembra un dipinto
Un fiore a dir poco stupendo, che sembra essere saltato fuori da un dipinto. Stiamo parlando dell’iris africano. Il suo nome scientifico è Dietes iridioides ed è una pianta sempreverde di origine tropicale, visto che è originaria dell’Africa. Questo vuol dire che ama i climi caldi, dove ha una lunghissima stagione di fioritura, dalla primavera all’autunno. Ma come possiamo prendercene cura per farla prosperare anche qui da noi?
Trucchi e segreti per coltivare l’iris africano
A dispetto di quanto possiate pensare, l’iris africano non è una pianta che necessita di troppe cure e manutenzione. Non è neanche difficilissima da coltivare, a patto che si rispettino le sue esigenze di crescita.
Nei climi caldi è una pianta perenne, mentre in quelli freddi annuale. Produce dei bellissimi fiori bianchi a sei petali, con screziature gialle e un piccolo fiore blu-viola al centro. Questi fiori emettono un profumo non intenso, ma molto dolce.
Se avete deciso di provare a coltivare l’iris africano, ci sono alcune necessità che dovete rispettare:
Posizione – Prospera bene in pieno sole, ma può fiorire anche in mezz’ombra (anche se la fioritura sarà meno intensa). Ha bisogno di almeno sei ore di luce solare al giorno, meglio se pomeridiano. Questo soprattutto nella stagione di fioritura
Terreno – Ama il terreno ricco, ben drenante e argilloso. Nonostante altre tipologie di iris non siano così schizzinose sul tipo di terriccio, ecco che l’iris africano ha bisogno di un buon drenaggio. Nel caso abbiate un terreno argilloso, aggiungete del compost o altri ammendanti prima di piantarlo. Predilige terreni con pH acido
Irrigazione – Una volta cresciuto e stabilizzato, l’iri africano è molto tollerante alla siccità e non necessità di eccessive innaffiature. Tuttavia, quando fa molto caldo o nei periodi di siccità prolungata, conviene irrigarlo ogni tanto. Maggior frequenza andrebbe riservata dopo la semina
Temperatura e umidità – Essendo una pianta tropicale, l’iris africano non tollera assolutamente il freddo. Inoltre è una pianta perenne solamente là dove le temperature invernali non sono molto rigide. Considerate anche che tollera bene la siccità, dunque non sopporta neanche le aree con elevata umidità estiva
Concimazione – Durante la stagione di crescita basta applicare un fertilizzante per fiori, soprattutto in primavera e a metà estate
Potatura – Fiorisce parecchio soprattutto durante la stagione estiva. Cimare i fiori permetterà alle piante di rimanere fresche e vivaci. Eliminate ovviamente anche le foglie marroni, secche o morte, per evitare marciume
Propagazione – Si può propagare tramite rizoma e tramite baccelli. Inoltre potete coltivarlo anche a partire dai semi (dovrete piantarli in semenzaio in autunno o in campo dopo l’ultima gelata primaverile)
Svernamento – Nelle zone troppo fredde, potete comunque coltivarla come pianta annuale. Esattamente come fate con le dalie, potete dissotterrarla, farla svernare e poi ripiantarla in primavera
Malattie – Come pianta è abbastanza rustica e robusta, tuttavia occhio al marciume radicale, alla ruggine, alla botrite e alle macchie fogliari. Fra i parassiti, attenzione agli afidi e ai nematodi. Usando dell’olio di Neem spray settimanalmente dovreste, però, mettervi al riparo da tali parassitosi
Se avrete fatto tutto correttamente, quando l’iris africano avrà due anni, ecco che potrà iniziare a fiorire tutto l’anno. Quando è più giovane, invece, fiorirà solamente in primavera e in estate. Di per sé i fiori durano poco, ma ce ne sono sempre tanti e di nuovi, così la pianta sarà continuamente in fiore.