Il simbolo dell’immortalità: l’albero di pesco cinese
L’albero di pesco cinese è originario della Cina dove è considerato il simbolo dell’immortalità, ed è presente nel mondo della letteratura ed arte perché è il soggetto di molte rappresentazioni artistiche e composizioni poetiche.
Caratteristiche principali
Questo albero può raggiungere un’altezza di 8 metri ed ha la corteccia marrone scuro. Le foglie sono appuntite ed i fiori si trovano soprattutto sui rami più giovani. Alcune parti di questa pianta contengono sostanze tossiche che erano usate per dare il giusto aroma ai liquori. Il colore dei fiori è rosa, ma ci sono diverse tipologie: i petali possono essere piccoli oppure più ampi. Se all’interno sono di colore più scuro allora i frutti prodotti avranno la polpa gialla; invece se il fiore all’interno è chiaro i frutti avranno polpa bianca. Queste piante producono frutti molto dolci e succosi che hanno la buccia gialla o bruna.
Come coltivare il pesco
Le piante di pesco cinese cominciano ad essere coltivate quando hanno un anno di età e vengono acquistate nei vivai. Inoltre, si può far riprodurre questa pianta anche via seme, ma il successo dell’operazione non è assicurato. I semi prima di essere piantati devono essere soggetti ad un processo di vernalizzazione, cioè devono essere esposti a basse temperature per un determinato periodo. La pianta per crescere bene deve essere esposta al sole e in un posto moderatamente ventilato. Il pesco non è adatto a terreni umidi e non drenati.
L’irrigazione deve essere regolare, bisogna dare alla pianta la corretta quantità d’acqua per avere risultati ottimali. Infatti, la quantità d’acqua va aumentata nel periodo della fioritura e diminuita nei periodo seguenti per permettere la lignificazione del seme. Nei periodi di siccità è importante irrigare la pianta molto. La corretta cura della pianta porterà anche ad una equilibrata produzione di frutti, perché l’eccessiva produzione di pesche ha come conseguenza la formazione di pesche più piccole del solito.