Il pero volpino, un albero dalle origini antiche
La pera volpina è un frutto che fa parte dell’elenco dei “dimenticati” perché è stato sovrastato nel corso degli anni da specie più commerciali. A dispetto delle pere che tutti noi conosciamo questa tipologia ha una forma sferica. L’aggettivo “volpina” invece a cosa fa riferimento? Esistono due ipotesi a riguardo. C’è chi dice che il marrone della buccia ricordi il manto della volpe e c’è invece chi sostiene che sia semplicemente un alimento particolarmente apprezzato da questi animali.
La pianta è molto resistente e longeva e ci regala i suoi frutti in autunno. Questi ultimi sono in grado di resistere per tutti i lunghi mesi invernali. Questo è uno dei motivi per cui in passato era un frutto sempre presente sulle tavole dei contadini. Un altro motivo per cui si consumavano le pere volpine- e per cui andrebbero mangiate anche oggi- risiede nel loro profilo nutrizionale. Sono indicate per chi sta seguendo una dieta ipocalorica poiché non è un alimento ad alto contenuto calorico ed è ricca di fibre, che favoriscono il processo digestivo. Questi succosi frutti non mancano inoltre di vitamine e sali minerali.
In autunno possiamo godere dei suoi frutti ma siamo altrettanto fortunati in primavera. Nel mese di aprile infatti il pero volpino sfoggia tutta la sua bellezza. La sua fioritura ci permette di assistere allo schiudersi di delicatissimi fiorellini bianchi.
Esistono numerose preparazioni culinarie che permettono di arricchire la pera volpina di nuovi sapori. Ci sono persone che ancora oggi mantengono vive le tradizioni e producono marmellate e mostarde a base di pera volpina. Altrettanto famose sono le ricette che prevedono la cottura dei frutti nell’acqua o nel vino. Le pere in questo caso vanno fatte cuocere a fuoco lento insieme numerose spezie che regalano loro delle deliziose note aromatiche.