Il lato piccante del giardinaggio: coltivazione dei peperoncini
La coltivazione dei peperoncini è diventata una passione per molti giardinieri. Possono aggiungere molto calore a tutti i tipi di piatti. Inoltre, possono aggiungere colore al vostro giardino. Oggi vediamo come coltivarli in poche mosse.
Indipendentemente dalla varietà, la coltivazione dei peperoncini richiede un terreno fertile e ben drenato per ottenere la massima resa. Inoltre, hanno bisogno di moltissimo sole per un minimo di 6-8 ore al giorno. Più sole c’è, migliore sarà il raccolto. Importante è anche raccogliere con regolarità man mano che maturano. Se una pianta viene sovraccaricata, smetterà di produrre nuovi fiori. L’irrigazione regolare è d’obbligo: sebbene i peperoni siano uno degli ortaggi più tolleranti alla siccità, un’annaffiatura regolare contribuisce ad aumentare la resa. I picchetti o le gabbie aiutano a mantenere le piante protette dai carichi di frutta pesanti. Non c’è niente di più deprimente che perdere un grosso raccolto a causa di un temporale di metà estate.
Il modo più comune per misurare il livello di piccantezza dei peperoni è quello di utilizzare il sistema Scoville. Si basa sulle unità di calore: più alte sono le unità, più il peperone è piccante. Alcuni peperoncini popolari da coltivare sono: i peperoncini Scotch Bonnet che in Scoville raggiunge il mezzo milione di unità. Se non pensate che sia così piccante, sappiate che un jalapeno piccante raggiunge appena le 3000 unità. Questi rossi, arancioni e gialli provengono dai Caraibi e prendono il nome dalla loro somiglianza con un cappello di carta. Il peperone piccante Sante Fe Grande invece, è un incrocio di calore e dolcezza. Sono perfetti per chi vuole speziare un po’ le cose senza sovraccaricare le papille gustative con il fuoco puro.
Seguite questi consigli insieme ad altri di cui magari siete già a conoscenza. Così otterrete un raccolto fruttuoso e colorato. Non ve ne pentirete!