Il 99% delle persone sbaglia la risposta: prova ad indovinare quanti frutti ci sono realmente in questa foto
La maggior parte degli ortaggi come pomodori, peperoni, melanzane e zucchine sono in realtà considerati frutti. Questi alimenti sono tra i più utilizzati nella gastronomia, per quale motivo li chiamiamo ortaggi, quando in realtà non lo sono? Questo è dovuto alla diversa considerazione che questi prodotti hanno, in diversi contesti o campi del sapere.
Prendendo nello specifico il pomodoro, in ambito scientifico verrà classificato come un frutto. Questa è una definizione dal punto di vista scientifico, con una classificazione tassonomica esaustiva basata su criteri botanici. In un contesto gastronomico invece, si potrebbe parlare del pomodoro come un ortaggio. Questo accade perché li associamo ad altri tipi di verdure che hanno caratteristiche simili in termini di sapore, consistenza e valori nutrizionali.
Qual è il criterio principale su cui possiamo basarci per differenziare frutta e verdura? La verdura è una pianta commestibile, coltivata nei giardini. La frutta è un frutto commestibile di alcune piante coltivate, ad esempio la pera, la ciliegia e la fragola. Nel caso degli ortaggi, il termine si riferisce solo ad un determinato tipo di vegetali, o anche solo alcune parti di essi. Principalmente si parlerà di foglie, steli o radici, caratterizzati dal loro colore verde ad eccezione dei frutti delle piante.
Si parlerà di frutta anche per quanto riguarda alcune piante selvatiche, come le bacche. È il caso delle more, i lamponi, i mirtilli o altri frutti di bosco. Dal punto di vista botanico, per classificare i frutti, si dovrebbe analizzare il loro ruolo nella funzione riproduttiva, ovvero la parte in cui sono contenuti i loro semi, generati dai fiori di queste specie vegetali.
Oltre ai pomodori, ci sono molti altri ortaggi che in realtà sono dei frutti. Partendo dai peperoni fino ad arrivare alla zucca, la melanzana, il cetriolo, l’avocado e la zucchina.