Hericium erinaceus: tutto ciò che devi sapere sul fungo criniera di leone

Il fungo criniera del leone (Hericium erinaceus) è diffuso principalmente nelle zone temperate settentrionali dell’Europa occidentale, nel Nord America, in Giappone, in Russia e in Cina. Si tratta di un fungo commestibile dalle proprietà medicinali. È noto anche come fungo del dente barbuto, fungo della criniera della scimmia, barba di vecchio, testa di orso. Cresce sui tronchi e tende a formare un unico ciuffo di spine ciondolanti.

Hericium erinaceus

Proprietà nascoste del fungo Hericium erinaceus

Gli estratti dell’Hericium erinaceus sono usati da secoli nella medicina tradizionale asiatica. È stato dimostrato che questo fungo, grazie ai suoi principi attivi (ericenoni ed erinacini), riesce ad aumentare la crescita delle cellule nervose e stimolare la memoria. Favorisce la concentrazione. Contribuisce a proteggere dalle malattie neurodegenerative. La sua assunzione porta a significativi miglioramenti nel declino cognitivo legato all’Alzheimer.

È ricco di polisaccaridi bioattivi appartenenti alla famiglia dei betaglucani, dall’azione immunomodulante e antitumorale. Aiuta quindi a potenziare e riequilibrare il sistema immunitario.

Fungo criniera del leone

Rappresenta un ottimo rimedio per indigestione, ulcere allo stomaco, nevrastenia e debolezza generale. Ha effetti antidepressivi e calmanti. Allevia la fatica, lo stress e gli stati ansiosi. Ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, grazie alla presenza di fenoli. Combatte lo stress ossidativo e l’invecchiamento cellulare.

Il suo ruolo di ipoglicemizzante lo rende un valido alleato contro il diabete, essendo in grado di ridurre i livelli di glicemia nel sangue. Ha anche un effetto ipolipemizzante, aiuta quindi ad abbassare i livelli di colesterolo promuovendo la salute cardiovascolare.

Hericium erinaceus

Il fungo in cucina

Questo fungo non è utilizzato solo per le sue proprietà medicinali, ma anche semplicemente come ingrediente della cucina tradizionale. Può essere consumato sia crudo che cotto, ma anche essiccato. È ottimo sia da solo che aggiunto ad altri piatti, come risotti e zuppe. Alcuni paragonano il suo sapore a quello dell’aragosta o del granchio.

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