Guaiaco: tutto quello che volevi sapere su questa pianta aromatica

Sai che esiste una pianta aromatica chiamata guaiaco? Nota anche come legno della vita, si tratta del Guaiacum officinale e del Guaiacum sanctum, alberi sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Zigofillacee. Originario dell’America Centrale, lo trovate soprattutto in Venezuela e nelle Antille.

Come si usa il guaiaco?

guaiaco fiore

Il guaiaco è un albero sempreverde diffuso nel Messico, nelle Antille, in Venezuela e in Colombia. Ha una crescita molto lenta e può raggiungere i 10 metri di altezza. A causa dello sfruttamento eccessivo, tutte le piante del genere Guaiacum si trovano nell’Appendice II dei CITES, classificate come specie potenzialmente a rischio di estinzione.

Dal fiore azzurro tendente al lilla molto bello (tanto che è il fiore nazionale della Giamaica, mentre è la pianta nazionale delle Bahamas), in passato il legno dell’albero era molto richiesto in quanto univa un’ottima resistenza meccanica a rigidità e densità elevate. Essendo un legno duro e pensate, era usato per creare pulegge, le rotelle dei mobili e anche in bigiotteria.

Inoltre era usato per creare gli alberi delle eliche delle imbarcazioni. Da ricordare, poi, che in Francia era usato per realizzare i bourles, cioè dei dischetti di legno di 5-9 kg che venivano lanciati su una pista di terra battuta a forma di stiva della nave. Si trattava di una sorta di gioco delle bocce, visto che le bourles dovevano essere lanciate il più vicino possibile all’etaque, un pezzetto di rame fissato sul fondo della pista.

Un altro uso è quello che prevede la creazione della tintura di guaiaco, reagente usate per la ricerca di ossidasi e perossidasi.

Il guaiaco è ricco di saponine. Era anche usato a scopo medicinale. Il decotto tratto dal suo lego, era utilizzato in passato per la cura della sifilide e della tubercolosi. La linfa, invece, era usata per curare l’artrite. Tuttavia è bene ricordare che deve essere usato sotto controllo medico perché contiene sostanze che possono essere tossiche o nocive per il corpo. Per esempio, contiene acido mesonordiidroguaiaretico, un antiossidante che però può causare lo sviluppo di calcoli renali.

Ricordiamo anche l’utilizzo per preparare dentifrici e profumi, viste le noti dolci e morbide dei suoi estratti, meno secchi del cedro e più duri del sandalo.

E per quanto riguarda l’uso in cucina? Beh, si parla solamente dell’eventuale utilizzo per i liquori, ma niente altro.

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