Ginepro: tutto quello che volevi sapere su questa bacca
Sai come si usa il ginepro in cucina? Con il termine di Juniperus si intende un genere di piante che fanno parte della famiglia delle Cupressaceae. Di questo genere fanno parte 60 specie, alcune legnose, altre arbustive e alcune arboree. Sette di esse le troviamo anche in Italia. Fra le specie più diffuse abbiamo il Juniperus communis o ginepro comune, il Juniperus sabina o ginepro sabina, il Juniperus virgininana o cedro della Virginia e il Juniperus rigida.
Come usare in cucina il ginepro?
Prima di tutto è bene sapere che non tutte le specie di ginepro sono commestibili. Per esempio il ginepro sabina è una pianta velenosa, usata solamente a scopo ornamentale. Questa pianta è diffusa in tutto l’emisfero boreale. Inoltre è una pianta che non ha un bisogno eccessivo di acqua, per cui è facile trovarlo anche nelle zone più aride degli ambienti mediterranei.
Pur con qualche variazione da una specie all’altra, le foglie di solito sono aghiformi nelle piante giovani e più squamiformi negli adulti. Tuttavia nel ginepro comune rimangono aghiformi anche nelle piante più vecchie. I semi si diffondono trasportati dagli animali o fuoriescono quando il frutto marcisce.
Nelle zone molto ventilate, le piante assumeranno un portamento più strisciante, mentre nelle altre aree tendono ad essere più arboree.
Le bacche sulla pianta hanno un colore dal verde all’azzurro-bluastro, dipende dallo stadio di maturazione. Le foglie hanno un profumo resinoso. Come pianta ornamentale è perfetta, ma è anche una pianta usata per la produzione del legno, per consolidare i terreni sabbiosi e per il rimboschimento.
Nella medicina popolare, l’olio essenziale derivante dalla distillazione dei coni è usato per curare:
- malattie digestive
- problemi respiratori
- malattie del tratto urinario
- reumatismi
Tuttavia questo olio essenziale è molto costoso, motivo per cui si usano altri principi solitamente.
Ma per quanto riguarda l’uso in cucina? Le cosiddette bacche di ginepro (così chiamate anche se in realtà non sono frutti) si usano per condire sughi, salse, grigliate, piatti di selvaggina, stufati di carne e crauti. Inoltre il ginepro è utilizzato per produrre gin, grappe, la gineprata e il Kranewitter altoatesino.
Dai coni si estrae per distillazione un olio essenziale denominato essenza di ginepro. Dal residuo di tale distillazione, poi, se trattato con acqua e concentrato sotto vuoto, si ottiene un liquido sciropposo denominato estratto di ginepro.
Inoltre i suoi rami si usano durante il processo di affumicatura.
A proposito di bacche: qui trovi qualche informazione su come utilizzare le bacche di goji.