Gardenia, coltivazione e cura: le cose da fare e gli errori da evitare
La gardenia appartiene alla famiglia delle Rubiaceae, è una pianta sempreverde originaria dell’Asia e dell’Africa Meridionale. Ne esistono più di 250 specie e la più famosa e diffusa è la Gardenia jasminoides.
Caratteristiche e coltivazione
I fiori della gardenia sono di colore bianco e sono molto profumati, le foglie sono lucide e verdi e la pianta produce delle bacche che contengono semi. Siccome è una pianta tropicale, non si può coltivare ovunque, ma solo in zone con climi umidi e inverni non troppo freddi. Per quanto riguarda la coltivazione è necessario un terreno ben drenato, ben riparato dal vento, soleggiato ma non troppo esposto alla luce del sole. La gardenia va piantata in primavera e nelle zone troppo fredde andrebbe coltivata in vaso per poterla posizionare in un luogo riparato in inverno oppure avvolgerla con teli di plastica.
La gardenia non deve essere esposta ad esagerate correnti d’aria e deve essere innaffiata spesso in estate, mentre l’inverno le innaffiature vanno diminuite perché il terreno è già umido. Per quanto riguarda la coltivazione in vaso c’è bisogno di un terriccio acido, è utile dunque usare sabbia, torba e fertilizzante. Bisogna ricordare di versare il fertilizzante ogni due settimane, i ristagni d’acqua vanno evitati perché andrebbero a danneggiare la crescita della pianta.
Cura
La gardenia necessita di molte cure, perché il passaggio dal vivaio a casa è un momento delicato e lo sbalzo di temperatura tra i due ambienti può far morire la pianta. Inoltre, la gardenia può essere colpita da clorosi ferrica che si manifesta con foglie gialle ed è dovuta alla scarsa quantità di ferro nell’acqua e ad un eccesso di calcare. Per i periodi più freddi la pianta andrebbe collocata in serre o in casa con una temperatura di almeno 17 gradi. Si consiglia di usare un vaso di terracotta perché consente il passaggio dell’umidità e dell’aria.