Galanga: tutto quello che hai bisogno di sapere sulla spezia che deriva dall’Alpinia galanga

Conosci la spezia nota come galanga? Fa parte del gruppo dello zenzero e del cardamomo, ma, effettivamente, forse si conosce di meno e viene anche meno utilizzata. Andiamo dunque a conoscerla meglio, andando a vedere da quale pianta deriva e, soprattutto, per che cosa la si usa in cucina.

Come usare in cucina la galanga?

galanga fiore

La galanga è una spezia che si ricava dalla Alpinia galanga, una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa dello zenzero e del cardamomo, per l’appunto. Come pianta è originaria del sud-est asiatico e, infatti, per questo motivo nell’antichità era nota sia in queste zone che nell’antico Egitto. Successivamente, fu introdotta in Europa del corso del Medioevo, ma, per qualche motivo, col passare del tempo la si è utilizzata sempre meno al di fuori dell’area asiatica.

Attualmente in Indonesia è coltivata la varietà maggiore, quella chiamata Laos, mentre quella minore è chiamata Kecur, che diventa la Khaa in Thailandia e Laos e la Lengkaus in Malaysia.

galanga pianta

Come pianta, è una pianta perenne erbacea che si sviluppa da un rizoma che assomiglia molto a quello dello zenzero. Le foglie sono grandi e abbondanti, mentre i frutti sono rossi. La varietà minore può raggiungere il metro di altezza, mentre quella maggiore anche i due metri. Produce un fiore rosso molto bello e appariscente, cosa che la rende adatta anche come pianta ornamentale.

Per quanto riguarda il suo uso, nella medicina popolare del sud-est asiatico è usata, grattugiata, insieme al succo di limetta per preparare un tonico. La si utilizza anche contro il catarro o i problemi respiratori.

galanga spezia

Ma sappiamo che volete sapere il suo uso in cucina. Come spezia la si usa per insaporire i piatti della cucina thailandese e indonesiana a causa del suo gusto dolce e del suo odore particolarmente pungente. Per esempio, è uno degli ingredienti base delle zuppe tam yam e tom kha kai. In passato era usata per produrre anche l’ippocrasso, un vino liquoroso speziato, mentre dal 1777 è parte degli ingredienti dell’amaro Petrus.

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