Fragola di bosco: tutto quello che volevate sapere su questo dolce frutto
Ma quanto sono buone le fragoline di bosco? Il nome scientifico della fragola di bosco è Fragraria vesca e fa parte dei cosiddetti frutti di bosco, piante che crescono spontanee nell’ambiente umido e ombreggiato del sottobosco. Tuttavia la si può anche coltivare nell’orto o sul balcone. Non di rado, poi, troviamo in vendita delle fragole che chiaramente sono state ibridate con le fragoline di bosco, visto il loro sapore. Tuttavia è facile distinguere: questi ibridi sono grandi quanto le fragole normali, ma hanno il sapore delle fragoline di bosco che, invece, sono molto piccole e morbide come consistenza.
Come usare in cucina la fragola di bosco?
Quando si va per boschi, è bene imparare a distinguere le vere fragole di bosco dalle false fragole o fragole matte. Quest’ultime infatti sono tossiche se ingerite. Ne avevamo parlato in precedenza delle differenze, qui vi ricordiamo che le vere fragoline di bosco hanno la punta conica rivolta verso il basso, mentre le fragole matte tossiche hanno il frutto rivolto verso l’alto.
Le piantine delle fragole di bosco sono piccole, cespugliose. Hanno foglie riunite a ciuffetti e dentellate. I fiori sono piccoli e bianchi, li troviamo fioriti da aprile a luglio. Anche se con questi caldi fuori stagione non è insolito vedere le piante fiorite in autunno.
Il frutto tecnicamente è un falso-frutto: i veri frutti sono gli acheni, quei semini neri che troviamo sulla superficie. Come coltivazione, richiede un suolo fresco, acido e un’esposizione a mezz’ombra o soleggiata. Ci vanno almeno 8 mesi prima che la pianta entri in produzione.
Per quanto riguarda i frutti, rispetto alle normali fragole, le fragoline di bosco non si conservano a lungo e dunque devono essere mangiate o lavorate subito dopo essere raccolte.
Come frutto è ricco di vitamina C, ferro, calcio, fosforo e iodio. Inoltre contiene buoni livelli di acido salicilico. Come uso medicinale, in fitoterapia e nella medicina popolare, si usa per la cura di problemi gastrointestinali, per le infiammazioni del cavo orale e per le sue proprietà depurative e diuretiche.
In cucina, oltre a essere buonissima mangiata così come è fresca, appena raccolta, è usata anche per preparare marmellate, confetture e dolci (spesso abbinata alle fragole normali o agli altri frutti di bosco).