Foeniculum vulgare, usi culinari e innumerevoli benefici: ecco perché dobbiamo consumare spesso questa verdura miracolosa
Oltre ai suoi numerosi usi culinari, il finocchio e i suoi semi offrono molti benefici per la salute e possono avere effetti antiossidanti, antinfiammatori e antibatterici. Il Foeniculum vulgare è un’erba aromatica e una pianta medicinale. Le piante sono verdi e bianche, con foglie piumose e fiori gialli. Sia il bulbo croccante che i semi di questa pianta hanno un sapore delicato, simile alla liquirizia.
Tuttavia, il sapore dei semi è più potente grazie ai loro potenti oli essenziali. I suoi semi sono ricchi di sostanze nutritive. Ecco l’alimentazione di 1 tazza (87 grammi) di bulbo di finocchio crudo e di 1 cucchiaio (6 grammi) di semi di finocchio essiccati. Il bulbo, fresco, è una buona fonte di vitamina C, una vitamina idrosolubile fondamentale per la salute immunitaria, la riparazione dei tessuti e la sintesi del collagene.
La vitamina C agisce anche come potente antiossidante nel corpo, proteggendo dai danni cellulari causati da molecole instabili chiamate radicali liberi. Sia il bulbo che i semi del finocchio contengono il minerale manganese, importante per l’attivazione degli enzimi, il metabolismo, la protezione cellulare, lo sviluppo delle ossa, la regolazione degli zuccheri nel sangue e la guarigione delle ferite. Oltre al manganese, il finocchio e i suoi semi contengono altri minerali fondamentali per la salute delle ossa, tra cui potassio, magnesio e calcio. Forse i benefici più impressionanti di questi semi derivano dagli antiossidanti e dai potenti composti vegetali che contengono.
Il consumo di finocchio e dei suoi semi può giovare alla salute del cuore in diversi modi, in quanto sono ricchi di fibre, un nutriente che ha dimostrato di ridurre alcuni fattori di rischio di malattie cardiache come il colesterolo alto. Possiamo consumare questa verdura miracolosa in molteplici modi, infatti sta bene in tutti. Nei piatti a base di carne, nelle insalate, fresche ed estive. Ma molti amano mangiarlo anche senza inserirlo in alcuna ricetta, ”crudo”.