Finocchietto selvatico: una pianta RICCA di proprietà benefiche che poche persone conoscono
Il finocchietto selvatico è una pianta che cresce spontaneamente in qualsiasi stagione dell’anno. Essa è ricca di sostanze nutritive che apportano molti benefici alla salute del corpo umano. Questo vegetale è utilizzato in fitoterapia soprattutto per le sue proprietà digestive, antinfiammatorie e drenanti per l’apparato urinario. Esso è un lontano parente del più conosciuto finocchio dolce, infatti appartengono alla stessa famiglia di piante. La differenza più importante è il grumolo, la porzione bianca che nel finocchio dolce cresce attorno al fusto, mentre in quello selvatico è totalmente assente. In quest’articolo vi spiegheremo quali sono le principali proprietà benefiche di questa gustosa pianta selvatica.
I benefici del finocchietto selvatico
La principale caratteristica di quest’erba che cresce spontanea è la sua capacità di favorire il metabolismo. Essa infatti è utilizzata specialmente per combattere problemi digestivi come stipsi, diarrea o tenesmo. Infatti accelera il metabolismo favorendo la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Inoltre è ideale per chi soffre di flatulenza (presenza di aria all’interno dell’intestino) perché favorisce l’espulsione di gas.
Inoltre questa pianta è spesso consigliate alle donne in maternità, poiché stimola la produzione di latte materno. Essa possiede anche proprietà antinfiammatorie, quindi può essere assunta come tisana durante una lieve infiammazione in corso.
Un’altra proprietà che possiede è quella decongestionante. In fitoterapia infatti essa è utilizzata per favorire la respirazione durante un raffreddore, rendendo il muco più fluido e liberando le vie respiratorie. Inoltre è molto utilizzata come spezia per profumare ed insaporire i piatti, poiché risulta essere un’erba particolarmente aromatica e ricca di proprietà organolettiche.
Infine gli estratti di finocchietto selvatico sono utilizzati nei farmaci diuretici. Le sostanze nutrienti, soprattutto quelle contenute nelle sue radici, facilitano la diuresi ed alleviano i dolori vescicali e renali. Esso infatti, insieme a prezzemolo, asparago, sedano e pungitopo, è uno dei 5 ingredienti utilizzati nello sciroppo diuretico alle 5 radici.