Finocchietto selvatico: trucchi e segreti per coltivarlo con successo nell’orto
Nonostante il nome, il finocchietto selvatico o Foeniculum vulgare può essere tranquillamente coltivato nell’orto. Si tratta di una pianta mediterranea nota per il suo forte aroma di anice. Utilizzata sia in cucina che nella medicina popolare, ecco qualche consiglio per prenderci cura di questa pianta.
Guida per la coltivazione del finocchietto selvatico
Il finocchietto selvatico è una pianta erbacea perenne che può raggiungere anche i 2 metri di altezza, cosa di cui dovrete tenere conto quando lo seminate. Ha il fusto cavo e fiori giallastri raggruppati a ombrelle. Cresce spontaneamente nei terreno ben drenanti e soleggiati.
Appartenente alla famiglia delle Apiacee, ecco che non deve essere confuso con la Ferula communis, pianta che gli assomiglia, ma che è velenosa. Se volete coltivarlo, queste sono le condizioni di cui necessita:
- posizione: necessita di posizioni soleggiate, con un minimo di 6 ore di luce diretta al giorno. Resiste alle gelate più leggere, ma prospera meglio nei climi temperati con temperature comprese fra i 15°C e i 25°C. Non richiede particolari condizioni di umidità e si adatta anche ai climi più asciutti
- terreno: predilige terreni sciolti, ben drenanti, con pH leggermente alcalino e compreso fra 6 e 8. Non sopporta i terreni compatti o impregnati d’acqua. Ha bisogno di un terreno moderatamente fertile
- irrigazione: necessita di annaffiature abbondanti, facendo però asciugare il terreno fra un’innaffiatura e l’altra. In inverno è bene ridurre le annaffiature per evitare ristagni idrici e marciume radicale
- concimazione: basta applicare una volta all’anno del letame o un concime organico bilanciato. Per intensificare la crescita potete applicare a inizio primavera dei fertilizzanti ricchi di fosforo e potassio
- propagazione: avviene per semina in primavera o autunno
- potatura: non serve, basta eliminare i fiori secchi
- vaso: il finocchietto selvatico può essere tranquillamente coltivato anche in vaso. Basta scegliere vasi grandi e profondi con un terriccio ben drenante
Come distinguere il finocchio dal finocchietto selvatico? Beh, quest’ultimo ha steli più sottili e bulbo più piccolo.