Filé Powder: tutto ciò che volevi sapere su questa spezia

Una spezia non molto nota qui da noi è quella chiamata Filé powder. Forse conosciuta di più con il nome alternativo di Gumbo filé. Si tratta della polvere ottenuta dalle foglie essiccate e triturate del Sassafras albidum, il sassafrasso nordamericano. Ma andiamo a vedere come e quando si usa in cucina.

Come si usa in cucina il Filé Powder?

gumbo powder
경빈마마, CC BY 2.0 KR, via Wikimedia Commons

UTilizzato dai nativi americani Choctaw come condimento, ecco che da qui venne progressivamente utilizzato nelle zuppe e stufati degli abitanti di origine africana della Louisiana come addensante. Da qui il nome gombo.

Comunque sia, il file powder si usa sotto forma di polvere che si ottiene essiccando e macinando le foglie della pianta (solitamente si raccolgono le foglie giovani e gli steli).

Assolutamente vietato, invece, usare l’olio di safrolo e sassofrasso che è stato bandito dalla FDA sin dal 1960 per i suoi effetti cancerogeni. Per tale motivo l’olio derivante da questa pianta non può essere usato. Pare, invece, che non ci siano problemi con le foglie da cui viene preparato il filé: non contengono, infatti, quantità rilevanti e pericolose di safrolo.

Ma torniamo alla nostra polvere di filé. È usata da tempo nella cucina creola della Louisiana per preparare diversi tipi di gumbo (tipico stufato della Louisiana che consiste in un brodo molto saporito di carne o crostacei, un addensante, sedano, peperoni e cipolle), la zuppa creola o anche uno stufato servito su riso.

Solitamente lo si usa come condimento o come agente addensante. Aggiunto con parsimonia, dà al piatto un sapore e una consistenza tipica, quasi terrosa. Di solito la polvere di filé non è aggiunta al piatto fino a quando la carne, i frutti di mare, il pesce o le verdure non hanno terminato la cottura e sono stati rimossi dalla fonte di calore. Solo a quel punto si aggiunge il Filé powder come condimento o come addensante.

Se volete sapere qualcosa di più su altre spezie magari non molto note, ecco che qui vi parliamo della massoia e della zedoaria.

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