Fieno greco: tutto quello che c’è da sapere sulla Trigonella foenum-graecum
Conosci il fieno greco? Questa pianta aromatica a dispetto del nome non è una graminacea, è una leguminosa. La Trigonella foenum-graecum, infatti, è una pinta che fa parte della famiglia delle Fabacee (le leguminose in pratica). Il nome deriva dai semi che hanno tipicamente una forma triangolare. E dà anche il nome alla trigonellina, la sostanza principale presente nei semi.
A cosa serve il fieno greco?
Il fieno greco è una pianta nota sin dall’antichità. Tracce ne sono state trovate nell’antico Egitto e nella Persia. Inoltre si sa che veniva coltivata anche in Europa, con riferimento ad alcuni monasteri di monaci benedettini.
La pianta, però, è originaria della zona dell’Iraq, dell’Iran, del Pakistan e dell’Afghanistan. Questo è importante saperlo se si decide di procedere nella sua coltivazione. Come pianta, infatti, è originaria di climi aridi e secchi. Per questo motivo cresce meglio negli ambienti dove non piove molto e predilige gli ambienti asciutti. Per questa pianta vanno bene anche terricci ad alta salinità. Da evitare, ovviamente, ristagni d’acqua.
È una pianta annuale che può diventare alta anche 60 cm. Le foglie sono trifogliate, composte e, come potete vedere nella foto, assomiglia molto al trifoglio. Il che ci sta visto che anche il trifoglio fa parte della famiglia delle Fabaceae. La fioritura avviene fra maggio e giugno. I frutti, invece, sono dei legumi lunghi circa 8 centimetri. Questi contengono una ventina di semi di forma triangolare di colore dal giallo al brunastro.
Il fieno greco è usato nella medicina popolare e in fitoterapia per aumentare la produzione di latte nelle neo mamme. Inoltre i semi hanno effetto epatoprotettore. Stimolano l’appetito e aiutano in caso di anemia visto che sono ricchi di ferro. Ci sono alcuni studi che sostengono che aiuti a ridurre la glicemia in corso di diabete mellito.
E in cucina? Beh, come prima cosa devi sapere che ha un odore molto particolare, non apprezzato da tutti. È usato soprattutto nella cucina indiana. Lo troviamo, per esempio, in diversi tipi di curry. Inoltre spesso i germogli e le foglie sono mangiate all’insalata. Queste ultime possono essere usate sia fresche che essiccate. Se ci fate attenzione, poi, è possibile trovare il fieno greco anche fra gli additivi e gli aromi utilizzati nella produzione del gelato.
Da non dimenticare, poi, il suo uso come foraggio e nell’industria cosmetica.