Fenugreek, tutti i segreti per coltivare il fieno greco
Se hai deciso di coltivare nel tuo orto il fenugreek o fieno greco, è meglio scoprire qualcosina di più sulla sua coltivazione. Questo per capire se sia fattibile o meno. Il fieno greco qui da noi era più diffuso in passato, adesso si usa poco, anche se lo troviamo come ingrediente nel curry e in un altro alimento insospettabile: il gelato. Già, proprio così, oltre alla farina di carrube e di altri legumi, spesso nei gelati troviamo anche il fieno greco.
Non chiedetemi perché, però, molti gelati anche artigianali in realtà siano cumuli di legumi: in pratica sembra quasi che ci sia poca differenza fra mangiare una pasta e fagioli e un gelato fra i cui ingredienti figurano farina di carrube, farina di fagioli e fieno greco.
Come coltivare il fenugreek?
Il fieno greco o trigonella (nome scientifico Trigonella foenum-graecum) è una leguminosa che viene spesso usata come spezia. Del suo utilizzo in cucina ne avevamo già parlato in precedenza, oggi vogliamo concentrarci sulla sua coltivazione.
Si tratta di una pianta annuale erbacea che può crescere al massimo fino a 80 cm, con fusto eretto e cilindrico, vuoto al suo interno. In estate si riempie di fiori bianchi o gialli che, nel giro di qualche settimana, diventano baccelli da cui poi si prendono i semi. La radice è lunga e a fittone. Le foglie sono trifogliate, pelose e scure nella parte superiore, glabre e chiare in quella inferiore.
Solitamente la coltivazione del fieno greco avviene in pieno campo. Se si semina in primavera, la raccolta dei semi (da fare prima che i baccelli si aprano e li disperdano) avverrà fra luglio e agosto. Se si semina in autunno, il raccolto si farà in inverno.
Il fieno greco ama il sole, dunque deve essere seminato ben esposto alla luce, su un suolo drenato (va bene qualsiasi terriccio). Non è una pianta che richieda chissà quali cure per crescere: germina velocemente e fa quasi tutto da sola. Inoltre è una pianta molto robusta e rustica. L’unica cosa da fare è evitare che il terreno si riempia di erbacce dopo la semina, tenendolo sempre ben pulito.
La semina avviene a postarella: si mettono 3-4 semi in una buca, a 2-4 cm di profondità e con uno spazio di 20 cm fra una buca e l’altra. Va disposto in file, con 50 cm fra una fila e l’altra. L’irrigazione deve essere costante, ma non eccessiva. Il terreno deve essere umido, ma mai zuppo e mai con acqua ristagnante. Resiste bene al freddo, ma non al gelo. La raccolta deve avvenire quando i baccelli sono secchi e di colore marrone scuro.
Una chicca: è una pianta azotofissatrice, come tutte le leguminose. Dunque si semina a cicli alterni per arricchire il terreno con l’azoto.