Fai attenzione agli asparagi che provengono da questi Paesi: ciò che è stato scoperto è grave
Una recente indagine realizzata dalla rivista Makt (non certo la prima di questo tipo ideata da questa rivista tedesca) ha testato gli asparagi provenienti da alcuni paesi. Ha così scoperto una cosa assai grave: molti campioni contenevano cadmio e arsenico. È bene specificare sin da subito che tali asparagi erano venduti nei supermercati e nei mercati in Germania. Questo significa che tale indagine non ha interessato in alcun modo asparagi provenienti dall’Italia.
Asparagi: attenti a quelli provenienti da questi Paesi
Come è facilmente intuibile, la rivista Makt ha scoperto che gli asparagi coltivati in Germania (quindi quelli prodotti a km 0 locale) erano quelli che non avevano problemi con metalli pesanti, pesticidi o clorati. Il problema, infatti, derivava dagli asparagi importati, sia da altri Paesi dell’Unione Europea, sia da Paesi al di fuori dell’Unione Europea.
In particolar modo, alcuni campioni presentavano livelli alti di cadmio e di arsenico. Il cadmio è un metallo pesante che può causare insufficienza renale, insufficienza epatica e neoplasia sia per ingestione che per contatto.
L’arsenico, invece, forse maggiormente noto per il suo uso come veleno, è in grado di causare danni mortali al sistema digestivo, ad arresto cardiocircolatorio. Inoltre è anche coinvolto nello sviluppo del carcinoma della vesciva, del carcinoma della mammella e delle neoplasie della cute.
Tornando ai risultati dello studio, ecco che la rivista ha scoperto che gli asparagi provenienti dalla Spagna o dal Perù superavano i limiti consentiti dalla Germania per quanto concerne i livelli di cadmio. Rispetto ad altri studi analoghi, dunque, non sono state trovate delle semplici tracce al di sotto comunque dei limiti previsti dalla legge, bensì quantità che superano tali limiti. Questo fa sì che tali asparagi non potessero essere messi in vendita negli scaffali dei supermercati o nei mercati.
E infatti, una volta che le analisi hanno confermato la presenza di alti livelli di cadmio, ecco che la rivista ha contattato le autorità sanitarie locali. Queste ultime hanno immediatamente attivato le procedure di richiamo nella catena di supermercati dove tali asparagi erano venduti.
Per l’arsenico, invece, pur essendo risultati positivi diversi campioni, si trattava di tracce che non superavano, dunque, i limiti consentiti dalla legge. In questo caso, però, la catena di supermercati in cui questi asparagi erano venduti ha annunciato che effettuerà più controlli su quelli provenienti dal Perù.
A proposito di asparagi: ecco come coltivarli nel tuo giardino.