Euphorbia aeruginosa: caratteristiche e coltivazione di questa succulenta arbustiva

L’Euphorbia aeruginosa è una succulenta arbustiva perenne originaria del Sudafrica, che può raggiungere i 30-40 centimetri di altezza. Appartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae. Cresce in terreni sabbiosi e nelle fenditure delle rocce. È caratterizzata da steli verdi o azzurrognoli con 4 o 5 costolature, dotati di spine rigide color bronzo (aeruginosa deriva infatti da aeris, cioè “bronzo” in latino). Gli steli hanno un diametro di circa 1 cm e talvolta tendono ad assumere un andamento a spirale. L’infiorescenza è quella tipica delle euforbie, un ciazio che simula un unico fiore, di colore giallo. Questa diversità di colori tra infiorescenze, steli e spine crea un bellissimo contrasto.

Euphorbia aeruginosa

Consigli per la coltivazione dell’Euphorbia aeruginosa

Richiede molta luce in tutte le stagioni e preferibilmente esposizioni in pieno sole, tranne che nelle ore più calde della giornata, soprattutto in estate. Apprezza temperature miti, tollera il caldo ma non è adatta a temperature troppo rigide. La temperatura ambientale non dovrebbe infatti scendere sotto i 5°- 8° C, per cui in inverno si consiglia di posizionarla in luoghi riparati e arieggiati (ma non esposti a correnti d’aria fredda).

Euphorbia aeruginosa

Ha bisogno di essere innaffiata moderatamente, tra una innaffiatura e l’altra bisogna attendere che il terreno si asciughi completamente prima di irrigare di nuovo. In primavera ed estate, con il caldo, è sufficiente procedere con una frequenza di una volta a settimana. Verso la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno si diminuisce gradualmente, fino a raggiungere una frequenza di una volta ogni due mesi. Durante l’inverno, le irrigazioni vanno sospese del tutto.

Euphorbia aeruginosa

Il terriccio ideale è ben drenato, costituito da sabbia e da graniglia inerte, o da un miscuglio di torba e pomice. Deve essere poroso, l’aspetto fondamentale è che possa garantire un drenaggio ottimale per arginare il rischio di ristagni d’acqua, che risulterebbero molto dannosi per la pianta. Si propaga per talea e non necessita di frequenti concimazioni. Sarà sufficiente utilizzare un concime liquido diluito con l’acqua delle innaffiature, da somministrare una volta all’anno.

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