Erica: trucchi e segreti per coltivarla anche in casa
Volete una bellissima e colorata pianta facile da coltivare, resistente al freddo e perfetta per trasformare il vostro balcone o giardino in un angolo di brughiera? Ecco dunque qualche trucco e consiglio per coltivare l’erica, una pianta che, tecnicamente parlando è originaria del Sudafrica, anche in casa. Oltre che in giardino, si intende.
Come coltivare l’erica in casa?
L’erica è una pianta sempreverde che fa parte della famiglia delle Ericaceae. Originaria del Sudafrica, la troviamo in realtà in tutto il bacino del Mediterraneo. Parente stretta del brugo, ne esistono più di 700 specie. La maggior parte di queste specie si presenta sotto forma di arbusti.
Normalmente la pianta arriva ad essere alta al massimo 70 cm, ma la specie arborea può arrivare anche ai 6 metri di altezza. Nota anche come brugo (anche se esiste un’altra pianta, cugina dell’erica, che è altrettanto nota come brugo o falsa erica, la Calluna vulgaris), ecco che le foglie di solito sono allungate e sottili, a seconda della specie possono essere aghiformi, ellittiche…
Un’altra particolarità delle foglie è che d’inverno diventano di colore verde-grigio. I fiori, invece, hanno diverse tonalità che vanno dal bianco al lilla, passando per il rosa.
Ma possiamo coltivare l’erica in casa? Certo, esattamente come possiamo coltivarla in giardino. Solitamente si usano le varietà ibride, ma con una precisazione: coltivarle in casa vuol dire coltivarle sul balcone o in terrazza. Non è invece consigliabile coltivarla dentro casa in quanto il caldo la seccherebbe rapidamente.
Ecco alcune indicazioni:
- fioritura: avviene già a inizio autunno, dunque perfetta come fiore infernale
- posizione: richiedere un posizionamento in ombra o mezz’ombra. Da evitare le posizioni in pieno sole, soprattutto nelle zone dove fa più caldo
- terriccio: richiede un terreno acidofilo e ben drenante (per aiutare l’acqua a drenare basta aggiungere al terriccio della sabbia per piante acidofile)
- irrigazione: deve essere regolare, senza esagerare troppo però. Bisogna utilizzare però un’acqua povera di calcare. Da evitare assolutamente il ristagno idrico che farebbe marcire le radici e morire la pianta
- concime: ciclicamente bisogna concimarla con appositi fertilizzanti per piante sempreverdi, ricco di ferro in questo caso
- potatura: in tarda primavera bisogna accorciare i rami con i fiori appassiti
L’erica può essere coltivata indifferentemente in vaso o in giardino (dove potete creare delle belle aiuole magari aggiungendo anche dei bei sassi). Pur essendo una pianta abbastanza robusta, potrebbe comunque sviluppare alcune malattie:
- marciume radicale
- muffe (fra cui anche la botrite, una muffa grigiastra che porta a morte la pianta)
- acari
- cocciniglie
- clorosi (essendo una pianta acidofila, soffre per irrigazioni con acque troppo ricche di calcare o non demineralizzata)