Erica gracilis, trucchi e segreti per prendersi cura dell’erica rosa

Se volete una pianta rustica, che può essere coltivata sia in giardino che in vaso sul balcone o in casa, perfetta per il clima mediterraneo, ecco che forse potreste volervi dedicare all’Erica gracilis. Questo il nome scientifico dell’erica rosa, in precedenza nota anche come Calluna vulgaris. Prendersene cura non è affatto difficile, ma per farla prosperare dovete fare attenzione ad un paio di cose.

Come coltivare l’Erica gracilis?

erica gracilis

L’erica rosa è un piccolo arbusto alto al massimo 40 cm. Con foglie piccole, ha dei fantastici fiori rosa brillanti. A seconda della zona e del freddo, solitamente fiorisce in autunno. Ma se le condizioni climatiche lo permettono, è possibile anche una seconda fioritura in primavera.

Come pianta, è abituata ai terreni poveri e tollera parecchio la siccità. Ma ecco come prendersene cura:

  • posizione: l’erica rosa è una perfetta pianta d’appartamento. Ma in primavera ed estate nulla vi vieta di posizionarla all’esterno. Necessita di un ambiente ben illuminato, ma deve essere collocata lontano da termosifoni, stufe o cucina in quanto necessità di un buon livello d’umidità. In terrazzo, può rimanere al sole perché tollera la siccità. Inoltre resiste anche alle temperature al di sotto di 0°C
  • terriccio: in natura l’erica rosa vive in terreni poveri, ma quando l’acquistiamo solitamente ci viene venduta corredata di un terriccio che è un mix fra terreno universale e materia organica. Quando la trapiantiamo, andrà benissimo del buon terriccio universale. Il trapianto va fatto in primavera, fra marzo e aprile. Conviene anche usare un fertilizzante NPK durante questa fase

  • irrigazione: se coltivata in vaso, non dobbiamo eccedere con le innaffiature. In inverno basta un’irrigazione a settimana, talvolta due, mentre in primavera ed estate potremo aumentare a 2-3 innaffiature. Prima di innaffiare controllate sempre che il terreno sia umido
  • concimazione: a inizio primavera dobbiamo ricordarci di applicare un concime liquido o solido, anche in forma granulare. E dovremo ripetere tale operazione a fine estate
  • moltiplicazione: solitamente avviene per talea dopo la primavera

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