Echeveria runyonii, una pianta succulenta perfetta per chi è alle prime armi

Le piante succulente piacciono sempre a più persone. Tuttavia, specie se si è alle prime armi, magari si è intimoriti nella scelta. Questo perché, effettivamente, ci sono piante più facili di altre da gestire. Per i neofiti, una succulenta perfetta da cui iniziare è forse l’Echeveria runyonii: molto particolare come aspetto, non richiede eccessive cure, è facile da gestire e si propaga anche molto facilmente.

I segreti per prendersi cura dell’Echeveria runyonii

echeveria

L’Echeveria runyonii è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae (al genere Echeveria sono ascrivibili anche altre succulente, come l’Echeveria metallica di cui vi avevamo già parlato in precedenza). Originaria del Messico, ne esistono diverse cultivar. L’aspetto di questa pianta grassa è assai particolare.

Il fusto è alto al massimo 10 cm. La pianta forma delle rosette con foglie da spatolate a oblunghe ad acuminate, carnose. Le foglie tendono ad essere erette e arcuate. Il colore delle foglie è bianco-glauco tendente al verdastro, di aspetto polveroso. I fiori sono alti, appariscenti e di colore giallo, arancione o rosso.

L’Echeveria fiorisce in tarda primavera e all’inizio dell’estate. Occhio che a seconda del clima e dell’esposizione al sole la pianta può cambiare tonalità di colore.

Ne esistono diversi cultivar:

  • Texas Rose
  • Dr. Butterfield
  • Lucita
  • Tom Allen
  • Topsy Turvy (quest’ultima ha la particolarità di essere una forma mutante originaria della California, con foglie posizionate capovolte)

Inoltre troviamo anche diversi ibridi:

  • Echeveria “Domingo” (E. cante × E. runyonii)
  • Echeveria “Green Star” (E. harmsii × E. runyonii Topsy Turvy)
  • E. “Swan Lake” (E. shaviana × E. runyoTopsy Turvy)
  • Echeveria “Glade Surprise” (E. derenbergii × E. runyonii Topsy Turvy)
  • Echeveria “Dagda” (E. pulvinata Frosty × E. runyonii Topsy Turvy)
  • E. “Exotic” (E. laui × E. runyonii Topsy Turvy)

Pur essedo considerata un ibrido raro, in realtà l’Eicheveria runyonii non è per niente difficile da coltivare. Basta rispettare le sue esigenze di base:

  • temperatura: patisce tantissimo il freddo, quindi quando le temperature scendono sotto i 10°C meglio tenerla in casa
  • terreno: necessita di un terriccio con pomice e argilla in modo da renderlo il più drenante possibile. Meglio usare un vaso forato in fondo in modo da drenare l’acqua ed evitare ristagni idrici. Infatti è molto sensibile al marciume radicale
  • irrigazione: regolare da marzo a novembre, massimo una volta a settimana, ma solo quando il terreno è ben asciutto. In inverno non va innaffiata
  • concimazione: non è necessaria, ma se la si vuole far crescere più rigogliosa, si può usare il fertilizzante specifico per i cactus una volta al mese, ma solo durante il periodo vegetativo. D’inverno non deve essere concimata
  • rinvaso: quando la pianta cresce, dobbiamo ricordarci di rinvasarla, meglio se a inizio della stagione di crescita. Usiamo sempre del terriccio nuovo
  • manutenzione: togliere sempre le foglie morte alla base del fusto per evitare aumenti dell’umidità che attirano i parassiti
  • propagazione: per talee, tagliando le foglie vicino al gambo. Tale manovra si fa in primavera
  • malattie: particolarmente sensibile al marciume radicale e alle cocciniglie

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