Echeveria laui, la pianta grassa senza spine: qualche curiosità
L’Echeveria laui è una succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulacee, piante originarie delle zone desertiche di Arizona, California e Messico. Ne esistono diverse varietà, che si differenziano tra loro per le foglie che possono essere semplicemente verdi, o presentare sfumature color rosa o, ancora, i bordi rossicci. Ecco come prendersi cura di questa graziosa piantina.
Come prendersi cura dell’Echeveria laui
Coltivare l’Echeveria è molto semplice, poiché la piantina non necessita di particolari attenzioni, non ha spine e fiorisce regolarmente anche in vaso. Predilige le temperature calde, pertanto nel periodo estivo può essere posizionata sul balcone o in giardino.
Questa spettacolare crassulacea non tollera molto il freddo, perciò è consigliabile collocarla in un posto a piena luce, ma fresco, assicurandosi che la temperatura non sia mai inferiore ai 7° C. L’Echeveria non richiede molta acqua, anzi in Estate è consigliabile effettuare le irrigazioni ogni 6-7 giorni, mentre in Inverno ogni 15 giorni.
È importante non bagnare le foglie, preferendo l’innaffiatura per immersione: si lascia per qualche istante il vaso nell’acqua di un contenitore, in modo che il terriccio risulti umido al punto giusto, poi lo si riposiziona nel sottovaso asciutto. Per quanto riguarda la concimazione, questa può essere effettuata ogni 20 giorni nel periodo caldo, avendo cura di sospenderla nella stagione più fredda: ovviamente, si raccomanda di non eccedere con il fertilizzante.
Echeveria laui: qualche piccola curiosità
Nel linguaggio dei fiori, l’Echeveria laui simboleggia la forza perfetta, distinguendosi per la robustezza e, allo stesso tempo per l’aspetto molto ordinato. Può essere donata anche come grazioso portafortuna. Questa varietà deve il suo nome al suo scopritore, il pittore naturalista Atanasio Echeverría, che la scovò nel 1786, durante un’esplorazione botanica in America Centrale: proprio in Messico notò la bellissima crassulacea, caratterizzata da rosette compatte a forma di spirale.
La pianta può essere colpita da malattie fungine, come l’oidio o la muffa grigia, capaci di impedire la fotosintesi, bloccandone la crescita. In questa particolare situazione è importante intervenire, applicando un prodotto fungicida direttamente sull’arbusto. L’Echeveria può subire l’attacco di parassiti come cocciniglie e afidi: in questo caso è bene ricorrere all’uso di insetticidi specifici per mantenere la pianta in salute, favorendone la crescita sana e rigogliosa.