Come trasformare le pigne in risorse preziose per migliorare la tua casa e arricchire il tuo giardino

Lo strobilo, volgarmente chiamato “pigna”, è una componente del pino che contiene le sue strutture riproduttive. Questa struttura vegetale di forma tipicamente conica, che è per lo più reperibile durante l’autunno e l’inverno, è apprezzata sia per la sua praticità che per il suo valore decorativo. A tal proposito oggi vi sveliamo una serie di modi ingegnosi per sfruttare al meglio le pigne.

pigne tenute in braccio

Innanzitutto le pigne si rivelano ottime per la pacciamatura del proprio angolo verde. La struttura robusta consente infatti loro di riuscire a trattenere l’umidità e, una volta andate incontro a decomposizione, a fornire una fonte di nutrimento per il terreno. Per farlo non devono essere inserite nel terreno nella loro interezza. Per far sì che possiate distribuirle adeguatamente sulle superfici in prima istanza abbiate cura di romperle in pezzi più piccoli. Dopo averle smistate sul terreno, annaffiate abbondantemente per far sì che si stabiliscano in maniera adeguata.

pigne tra le piante

Potete reimpiegare le pigne anche per attirare gli uccelli nel vostro giardino, incentivandone la biodiversità. Per far sì che questo avvenga potete semplicemente ricoprirle con del burro di arachidi ed esporle su una mangiatoia. Peraltro, grazie alla loro secchezza, le pigne possono rivelarsi utili per alimentare il fuoco del camino durante i mesi più freddi. Sono infatti costituite da materiale facilmente infiammabile e la loro struttura permette di generare fiamme che si mantengono accese per lungo tempo. Per garantire un processo di bruciatura più duraturo potete anche preventivamente ricoprirle con della cera.

pigne sulla carta argentata

Le pigne possono essere delle ottime alleate anche nella modificazione del pH del terreno. Esistono infatti degli esemplari da esterno che per crescere necessitano di radicarsi in un terreno tipicamente acido, quindi che assuma valori di pH inferiori al 7. Un esempio potrebbero essere le azalee, le ortnesie, le camelie, le gardenie e i rododendri (pH compreso generalmente tra 4,5 e 6,0). Per modificare l’acidità del terriccio basta far sì che le pigne si inseriscano al suo interno. Il lento processo di decomposizione permette loro di rilasciare acidi organici e resine, che contribuiscono a loro volta ad abbassare il pH dell’ambiente in cui si trovano.

coppia di pigne

Le pigne possono infine essere utilizzate all’interno della propria abitazione perché altamente decorative. Grazie al loro aspetto caratteristico possono infatti conferire un tocco più “rustico” all’ambiente. Consentono peraltro di utilizzare la fantasia per valorizzarle al massimo, possono infatti andare ad arricchire le ghirlande natalizie o possono diventare dei particolarissimi centritavola.

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