È una delle dieci erbacce più infestanti al mondo ma se cercate di estirparla farete un grave errore
La portulaca è considerata da molti una tra le tante erbacce infestanti, tuttavia non tutti sanno che è una pianta dalle innumerevoli proprietà medicinali. Questa piantina si adatta a molte tipologie di ambienti, motivo per cui nel corso degli anni si è diffusa su ben quattro continenti: Africa, Europa, Asia e Australia. L’etimologia del suo nome, appunto “portulaca delle erbe”, lascia comprendere quanto questa pianta possa aiutarci in diverse situazioni. Oggi, proprio come in passato, viene ancora usata a scopo terapeutico.
Poiché si tratta di una pianta edibile e dal sapore delicato è possibile inserirla all’interno dei propri piatti e godere di tutte le sue proprietà. Innanzitutto c’è da dire che è composta al 93% da acqua, motivo per cui è povera di calorie. Il restante 7% è composto da nutrienti come le vitamine essenziali e i minerali. Le vitamine più concentrate sono specialmente la A, la C e la E, dalle spiccate proprietà antiossidanti. I minerali presenti in percentuale maggiore sono invece magnesio, potassio, calcio, manganese e ferro. Il calcio e il magnesio nel particolare contribuiscono a darci un’ossatura solida e a prevenire il rischio di sviluppare patologie come l’osteoporosi.
Trattandosi di un alimento ipocalorico ha una bassissima concentrazione di lipidi, tuttavia i pochi che contiene sono tutti acidi grassi insaturi. Quello presente in quantità maggiore è l’Omega-3, la cui presenza nel nostro organismo abbassa il rischio di fronteggiare malattie cardiache e ictus. Infine la portulaca contiene melatonina, un ormone che all’interno del nostro organismo ci aiuta a dormire. Innalzaere i livelli di melatonina significa andare a favorire il sonno, motivo per cui la portulaca può essere ottima per la preparazione di tisane.
I benefici della portulaca non finiscono qui! Secondo alcuni studi c’è il sospetto che questa pianta possa essere la chiave per curare l’asma. Da alcune analisi sembrerebbe essere emerso che la funzione polmonare dei pazienti trattati con portulaca sia leggermente migliorata. Tuttavia si sta ancora cercando di identificare il meccanismo grazie al quale le componenti di questa pianta dovrebbero essere le responsabili del miglioramento: attualmente si tratta solo di un’ipotesi.