Dragoncello: tutto quello che non sai sull’Artemisia dracunculus
Fra le piante aromatiche, dobbiamo ricordarci anche del dragoncello. Con questo nome evocativo ci si riferisce all’Artemisia dracunculus, una pianta perenne e aromatica che fa parte della famiglia delle Asteracee. La potresti conoscere anche con il nome di dragone, serpentaria, tragone o tarfone. Difficile trovarla come erba spontanea qui in Italia: se la trovi, è perché è sempre coltivata.
Conosciamo meglio il dragoncello
Il dragoncello è una pianta originaria della Siberia del sud e della Russia meridionale.
Si tratta di una pianta erbacea, con un fusto che forma dei cespugli che possono arrivare anche al metro di altezza. I fiori sono piccoli, hanno un colore giallo-verdastro e si riuniscono in infiorescenze che formano una pannocchia. Le foglie, invece, sono piccole, sottoli e di colore verde scuro.
Coltivare il dragoncello non è troppo difficile. Visto che i suoi semi di solito sono sterili, solitamente si propaga tramite divisione del cespo, suddividendo le radici. Questa procedura va fatta a marzo-aprile. Come pianta può essere coltivata sia in vaso che in giardino. Necessita di un terriccio ricco, fertile e drenante, abbastanza profondo. Da non usare i sottovasi.
Ama la luce solare, quindi va messa in pieno sole. Come cure, basta eliminare le erbacce, fare una buona pacciamatura e ricordarsi di irrigarla soprattutto nei periodi più caldi. Prima dell’inverno, il cespuglio deve essere potato e va fatta una pacciamatura di paglia.
La raccolta avviene l’anno successivo, di solito fra maggio e giugno. Non raccogliete mai troppe foglie. Dopo quattro anni, però, le foglie cominciano a perdere di aroma ed è necessario piantare nuove piante.
Il dragoncello è una pianta aromatica che si usa tranquillamente in cucina. Solitamente le foglie e i fiori si raccolgono durante la stagione calda e si usano per insaporire pesce, uova e carne (soprattutto per le salse verdi che accompagnano il bollito). Se abiti in Toscana, di sicuro ti sarà capitato di imbatterti nel dragoncello, ma anche in Francia è assai usata. Inoltre è uno degli ingredienti principali della salsa bernese, che si usa soprattutto per insaporire la carne alla griglia.
Inoltre il dragoncello è usato anche nella medicina popolare e in erboristeria. A questa pianta si ascrivono proprietà digestive e antisettiche. Le foglie sono particolarmente ricche di sali minerali, di vitamina A e C. Normalmente le foglie si usano per fare degli infusi. Anzi: l’infuso pare che stimoli l’appetito, mentre le radici si usano per curare il mal di gola.