Datteri, miti, leggende e curiosità su questo frutto

Li mettiamo in tavola soprattutto durante le feste natalizie, anche perché è risaputo che mettere un seme di dattero nel portafoglio attiri soldi (un po’ lo stesso discorso di mangiare lenticchie a Capodanno). Eppure sono tante le leggende, i miti e le curiosità, anche di stampo religioso, che circondano i datteri.

Miti e leggende sui datteri

datteri

Secondo una leggenda religiosa, la tradizione di mangiare datteri durante le feste natalizie deriva dal fatto che la Madonna, per sfuggire a Erode durante la fuga in Egitto, stanca dal lungo viaggio, si era messa al riparo sotto una palma da datteri in un’oasi. Ma i soldati la scovarono e le dissero di far vedere cosa avesse fra le braccia.

Così la Madonna, per proteggere il piccolo Gesù, disse che fra le braccia aveva dei fiori. Ma i soldati non le credettero e le intimarono di sollevare la copertina per far vedere cosa tenesse fra le braccia. La Madonna acconsentì ed ecco che i soldati videro fra le sue braccia fiori colorati e profumati. Sorpresi, sia i soldati che i datteri della palma, esclamarono un “Oh” di meraviglia e da allora quella “O” rimase presente sul nocciolo dei datteri.

Una variante di questa leggenda racconta, invece, che la Madonna, stanca per il viaggio, poco prima di partorire si appoggiò ad una palma. Dall’albero caddero così tre datteri che la Madonna mangiò immediatamente, recuperando tutte le sue forze. Da qui nasce la tradizione di mangiare datteri a Natale.

Secondo un’altra versione, sempre durante la fuga in Egitto, Maria, Giuseppe e Gesù si nascosero sotto una palma per sfuggire agli sguardi dei soldati di Erode. La palma così piegò i suoi rami per nascondere la Sacra Famiglia. A quel punto la Madonna vide i datteri e decise di assaggiarne uno, dicendo “Oh! Che buon frutto”. E da quel giorno sui semi dei datteri è incisa la “O” esclamata da Maria.

datteri, tutte le proprietà benefiche

Esiste un’altra leggenda, invece, che collega i datteri alle streghe di Alassio. Queste streghe erano bellissime, ma avevano su una natica del pelo nero che testimoniava la loro discendenza dal Diavolo. Durante le notti di tempesta queste streghe andavano per mare sulle loro barche trainate da serpenti marini. Con esse raggiungevano le coste dell’Africa e tornavano all’alba cariche di datteri maturi, frutti ceh adoravano. Dopo averli mangiati, le streghe erano solite nasconderne i noccioli nei letti degli abitanti in modo da procurare loro incubi.

datteri, tutte le proprietà benefiche

Conosciuto sin dall’antichità, era amato sia dai Romani (che lo avevano apprezzato grazie ai Cartaginesi e che lo consideravano come simbolo di longevità, eternità, onore e vittoria) che dagli antichi Egizi, che li offrivano agli dei, barattando il suo olio con l’oro. Per questo motivo i datteri erano anche noti come “l’oro del deserto”.

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