Cyperus rotundus, tutto quello che volevate sapere sullo zigolo infestante
Di sicuro, passeggiando per i prati, vi sarete imbattuti in questa pianta. Ebbene, sappiate che si tratta del Cyperus rotundus, meglio noto anche come zigolo infestante o come noce di terra (con quest’ultimo nome è noto anche il Cyperus esculentus). Ma non lasciatevi ingannare dal nome: i tuberi effettivamente assomigliano a delle noci, ma non sono affatto delle noci.
Cyperus rotundus, curiosità e usi in medicina

Il Cyperus rotundus è una pianta che fa parte della famiglia delle Ciperacee (così come il falso papiro). Si tratta di una pianta erbacea perenne, alta anche 140 centimetri. Le foglie sono lunghe anche 20 centimetri, mentre i fiori presentano delle punte disuguali di colore marroncino. Il frutto, invece, è rappresentato da un achenio.
Solitamente le piante giovani tendono a formare dei rizomi bianchi e molto carnosi. Qualche rizoma cresce verso l’alto, creando una sorta di bulbo dal quale nascono poi nuovi germogli e radici. Altri rizomi, invece, crescono o orizzontalmente o verso il basso, formando questa volta dei tuberi (anche delle catenelle di tuberi, dal colore marrone-rossiccio scuro).
Il suo soprannome di zigolo infestante deriva dal fatto che tende a invadere i terreni coltivati. Infatti è considerata una pianta molto infestante, anche perché è difficile estirparne i tuberi.
Nonostante sia un’infestante, ecco che nella medicina tradizionale cinese è usata per regolare il qi. Presente anche nella medicina ayurvedica, ecco che a questa pianta sono ascritte diverse proprietà. Per esempio, è usata per curare la febbre, i problemi digestivi o la dimenorrea.
Gli arabi, invece, usavano i tubi arrostiti caldi per curare ferite ed ecchimosi. Inoltre pare che i tuberi abbiano anche azione antibatterica, tanto che in Sudan, millenni fa, la si usava per curare carie e ascessi dentali.
Infatti i tuberi sono commestibili, anche se hanno un certo sapore amaro. Ricchi di carboidrati, l’estratto del tubero è usato per dare un aroma speziato di pepe nero ad alcuni vini australiani.

Se avete deciso di estirparlo dal vostro orto, potete provare diverse tecniche. Prima che germini, dovrete ricoprirlo con dei trucioli di legno o con un telo nero opaco, in modo da bloccarne la germinazione.
Se però è già fiorito e sta fruttificando, dovrete estirpare a mano la pianta (bagnate un po’ il terreno prima in modo che l’estrazione sia più facile e usate i guanti da giardinaggio). Tuttavia non è detto che, così facendo, riusciate a togliere tutti i tuberi.
L’alternativa è quella di usare o erbicidi chimici (ma sono pericolosi per l’ambiente e mettono a rischio le altre piante, cani, gatti o bambini che transitano per il giardino) o qualche erbicida naturale. Potete provare a creare un erbicida naturale con questi ingredienti: costa poco e potrebbe aiutare.