Cumino: trucchi e segreti per coltivarlo con successo
Per coltivare il cumino non è per forza obbligatorio avere un orto: puoi coltivare tranquillamente questa spezia anche in vaso, sul balcone. Se hai l’orto, invece, ancora meglio. Il cumino, il cui nome scientifico è Cuminum cyminum, è una pianta erbacea annuale che fa parte della famiglia delle Apiaceae. Originaria del bacino del Mediterraneo, ormai si è diffusa anche in America.
Come coltivare il cumino?
Il cumino è una pianta erbacea con fusto sottile, alta al massimo 30 cm (per questo motivo puoi coltivarla in vaso). I fiori sono piccoli, bianchi e rosa e hanno una tipica disposizione a ombrella. Il frutto è rappresentato da un achenio che contiene un seme. I semi assomigliano tanto a quelli del finocchio e dell’anice verde, ma tendono a essere più piccoli e scuri.
Non bisogna confonderlo con il cumino nero, del cui suo uso in cucina e dei suoi benefici abbiamo già parlato in passato. Qui ci concentreremo però sulla coltivazione del cumino. Come pianta ama l’esposizione in pieno sole. Questo vuol dire che è più facile coltivarlo con successo a Sud che a Nord in quanto ha bisogno di mesi e mesi di sole.
Le produzioni migliori si hanno con temperature medie di 30°C. Resiste anche al freddo, a patto che non ci siano troppe nevicate. Come terriccio, va bene un po’ tutto in quanto riesce a crescere anche nei terreni sabbiosi e in quelli sciolti. L’importante è che sia ben drenante, visto che non sopporta i ristagni di acqua. L’ideale sarebbe comunque un terriccio misto unito a un po’ di sabbia.
Per metterlo a dimora dovrete attendere che siano finite del tutto le gelate. Come irrigazione, invece, deve essere regolare, ma mai eccessiva, più intensa durante il periodo di crescita e poi piano piano ridotta. Da intensificare solamente nei periodi di siccità o intensa calura. Come sempre, meglio innaffiare o la mattina presto o la sera tardi per evitare uno stress termico (anche in base alle disposizioni comunali). Ricordatevi però di non bagnare mai le foglie.
Prima di seminare bisogna concimare il terreno usando del compost, del letame o anche del terriccio organico. La semina avviene in primavera (se seminate nell’orto, potete alternare con le leguminose). Dopo aver seminato, bisogna irrigare bene e tenere il terriccio umido fino a quando i semi non germogliano dopo 20-25 giorni. A questo punto non rimane che trapiantare le piantine più robuste e sane.
Come pianta è abbastanza robusta e rustica, difficilmente viene aggredita da afidi e cocciniglia. Tuttavia le lumache amano mangiare le sue foglie. Occhio solo all’oidio o mal bianco e ai funghi del genere Pythium che causano marciume delle radici e danni alle foglie. Per questo motivo il terreno deve essere sempre ben drenato.