Cumino nero: tutto quello che non sapevi su questa spezia
Vuoi utilizzare il cumino nero in cucina? Ottima idea, i tuoi piatti avranno un sapore ancora migliore. Tuttavia è bene conoscere qualcosa di più su questa pianta. Prima di tutto, il suo nome scientifico è Nigella sativa e non deve essere confusa con il Bunium persicum, anche lui chiamato cumino nero. La Nigella sativa è una pianta annuale che fa parte della famiglia delle Ranunculaceae ed è originaria del Medio Oriente e dei Balcani.
Come si usa in cucina il cumino nero?
Il cumino nero è una pianta che raggiunge al massimo i 30 cm di altezza. Le foglie sono lineari e ramificate, mentre i fiori sono di un bel colore bianco e blu chiaro. I frutti sono capsule grandi e contengono i semi.
Nota sin dall’antichità (nella tomba del faraone Tutankhamon sono state rinvenute numerose anfore piene di olio di nigella), ecco che se volete seminare questa pianta dovrete farlo a fine primavera, distanziando i semi di circa 30 cm. Importante è ricordarsi di raccogliere le capsule mature prima che si aprano, altrimenti i semi si disperdono. Le capsule vengono fatte essiccare solitamente prima di estrarre i semi.
Nella medicina popolare e in fitoterapia, l’olio di nigella, dal colore giallastro, è usato per curare le dermatiti e le scottature. La pianta ha proprietà antistaminica e vasoregolatrice, motivo per cui in India i semi erano usati come antiasmatici.
Usata anche come antiparassitario per i vermi intestinali, il suo infuso cura il meteorismo, il catarro e la dismenorrea. Ha anche azione antidiuretica. Diversi studi, poi, attestano la sua efficacia per curare patologie su base allergica come la rinite, l’asma e la dermatite atopica.
Ma quello che ci interessa è l’uso in cucina del cumino nero. I semi sono solitamente utilizzati come spezia. Ha un sapore amaro e pungente, con un profumo che ricorda vagamente quello delle fragole. Solitamente si usa per preparare caramelle, dolci e liquori.
Per esempio, nella cucina mediorientale è alla base di ricette di dolci tipici e biscotti tradizionali. Inoltre è usato per insaporire il pane o per decorare le insalate. L’olio di nigella, poi, è anche l’ingrediente principale di una bevanda al gusto di cola chiamata Evoca Cola.