Crescentia alata, il frutto tropicale che sa di Coca Cola (o di liquirizia, dipende dal palato)

Mettete per un attimo da parte l’aspetto forse non troppo invitante. Quello che vedete nella foto è la Crescentia alata, un frutto tropicale il cui gusto pare che ricordi quello della Coca Cola. O quello della liquirizia secondo alcuni. Ma che palato avete?

Tutto quello che volevate sapere sulla Crescentia alata

crescentia alata
Crediti foto: @Codiferous at the English-language Wikipedia, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

La Crescentia alata è una pianta appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae. Originaria del Messico e dell’America Centrale, è anche nota come zucca messicana, jicaro, morro, morrito o zucca alata.

Si tratta di un piccolo albero alto al massimo 8 metri e che produce frutti duri che ricordonano un po’ delle piccole palle di cannone. I frutti hanno un diametro di 7-10 cm e sono molto difficili da rompere. Si tratta di un meccanismo di difesa messo in atto nel corso dei millenni dalla pianta per evitare la predazione dei semi da parte della megafauna della zona.

Megafauna che, però, ormai è estinta da tempo in zona, il che ha trasformato questa strategia difensiva in un boomerang controproducente per la pianta. I semi, infatti, non possono germogliare a meno che il guscio esterno, durissimo, non venga rotto. Tuttavia attualmente solo l’essere umano e i cavalli riescono a rompere i frutti. Gli equini ci riescono schiacciandoli con gli zoccoli, dunque immaginate quanto siano duri.

Il che vuol dire che la pianta è stata per un po’ a rischio estinzione, ma grazie ai cavalli riesce ancora a prosperare. Viene attualmente coltivata anche perché i suoi frutti, una volta scavati ed essiccati, non solo sono usati come contenitori per cibo e bevande, ma anche dipinti per creare oggetti ornamentali.

Inoltre i semi sono commestibili, assai ricchi di proteine e con un sapore che, per qualcuno, ricorda la Coca Cola, per qualcun altro la liquirizia. Come sia possibile una cosa del genere, non chiedetelo a me.

In particolare i semi sono usati per preparare una tradizionale horchata chiamata semilla d jicaro. Si tratta di una bevanda vegetale servita calda o fredda, la nostra orzata, per capirci. A seconda delle zone, poi, la semilla di jicaro è aromatizzata con cacao, cannella, semi di sesamo, noce moscata, vaniglia, arachidi, mandorle e anacardi. In Nicaragua la si prepara anche con riso, l’acqua, il latte e lo zucchero.

Articoli correlati