Cosa succede se usiamo troppo concime nelle piante? La risposta che non ti aspettavi
Quando si parla di problemi relativi a piante che non crescono, non producono fiori, foglie o frutti o che sembrano deperire, fra i consigli, se ci fate caso, c’è sempre quello di concimare le piante. Quindi vuol dire che, spesso, la causa dei problemi delle nostre piante deriva proprio da una scarsa fertilizzazione da parte nostra del terreno. Tuttavia in alcuni casi si potrebbe ricadere anche nella situazione opposta: usare troppo concime danneggia le piante.
Troppo concime alle piante? Ecco i danni che causiamo
Se è vero che le piante hanno bisogno di concime per crescere rigogliose ecco che usare troppo concime può essere dannoso sia per le piante che per l’ambiente. Classicamente un uso eccessivo di fertilizzanti causa quella che si chiama “bruciatura del fertilizzante”. In pratica le foglie diventano gialle, le radici avvizziscono e la pianta può morire a causa dell’eccessiva perdita di foglie.
Particolarmente a rischio sono i concimi sintetici azotati presenti in commercio. Essendo estremamente concentrati e rilascio rapido, arricchiscono il terreno di sostanze nutritive troppo velocemente, tutto in una volta.
Questi sono i danni alle piante e ambientali che rischiamo di fare quando usiamo troppo concime:
- morte delle piante: la bruciatura da fertilizzanti rovina la crescita delle piante, stressandole troppo. L’esito finale è la morte della pianta. I primi segnali a cui prestare attenzione sono l’ingiallimento delle foglie, le radici avvizzite, la perdita eccessiva di foglie e la crescita stentata
- parassiti e malattie: troppo concime rischia di rendere le piante anche più suscettibili agli attacchi di malattie parassiti, con particolare riferimento agli insetti che succhiano la linfa come gli afidi
- ecologia: il problema, poi, è che questi nutrienti in eccesso possono “contaminare” anche le zone circostanti le piante, finendo nei corsi d’acqua dove causano “zone morte” prive di ossigeno che causano la moria degli organismi acquatici
- suolo: l’utilizzo di troppo concime, poi, causa un pericoloso accumulo di sale nel terreno, con alterazione del pH che può danneggiare le piante. Inoltre questi sali rendono gli altri nutrienti meno biodisponibili per le piante
- acqua: i fertilizzanti possono contaminare anche le falde acquifere sotterranee, con gravi rischi per la salute umana causati dall’acqua potabile contaminata da nitrati
Il consiglio è quello, se possibile, di testare un terreno prima di concimarlo, per essere sicuri che abbia davvero bisogno di fertilizzante. Inoltre è meglio evitare fertilizzanti di sintesi a rapido rilascio optando preferibilmente per compost naturale, vermicompost o anche solo foglie in decomposizione. L’ideale, infatti, è usare fertilizzanti organici a lento rilascio.