Coriandolo: trucchi e segreti su come coltivarlo per avere un raccolto rigoglioso
Da non confondere con il prezzemolo (cosa che può capitare visto che il coriandolo fa parte della famiglia delle Ombrellifere, famiglia a cui appartengono anche prezzemolo, cumino, finocchio e aneto), ecco che il coriandolo è una pianta che possiamo provare a coltivare sia nell’orto se abbiamo un giardino, sia sul balcone in vaso, esattamente come facciamo con prezzemolo, salvia, basilico, menta e rosmarino.
Come coltivare il coriandolo?
Il coriandolo, il cui nome scientifico è Coriandrum sativum, è noto anche come prezzemolo cinese. Come pianta è erbacea annuale e raggiunge un’altezza massimo di 60 cm, quindi perfetto per essere coltivato in vaso. Le foglie sono composte e assomigliano proprio tanto a quelle del prezzemolo.
Dell’uso in cucina del coriandolo, per via del suo aroma, ne abbiamo già parlato in passato. Qui concentriamoci su come coltivarlo. Prima di tutto la posizione: ha bisogno di sole. Se lo coltiviamo nell’orto, dobbiamo ricordarci di proteggerlo dalle gelate. Più facile la coltivazione in vaso: va messo all’aperto solo quando le temperature sono ben distanti dagli 0°C.
La semina avviene fra aprile e giugno. Come pianta non richiede molte attenzioni. Tuttavia bisogna preparare un terreno morbido, eliminando sassi ed erbacce. Una volta zappato il terreno, bisogna arricchirlo con un concime naturale: va bene lo stallatico in pellet o i concimi granulari a lento rilascio.
Ovviamente bisognerà innaffiare per bene il terreno, evitando però i ristagni d’acqua visto che il coriandolo non li ama (come quasi tutte le piante a dire il vero). Quando piantiamo i semi, ricordiamoci di distanziarli di 20-30 cm fra di loro, mentre fra le fila devono esserci 40-50 cm di distanza.
Nel caso avessimo optato per la coltivazione in vaso sul balcone, dobbiamo ricordarci di mettere sul fondo del vaso dell’argilla espansa per rendere il terriccio più drenante. A proposito di terriccio: meglio usare quello adatto alle erbe aromatiche e agli ortaggi in generale.
Dopo la semina (o il trapianto) bisogna innaffiare in modo costante: il terriccio deve essere sempre umido (ma non troppo). Una volta che la pianta è cresciuta, nell’orto ci penserà la pioggia (dovremo solo innaffiare di più in estate o nei periodi di siccità).