Come vincere la vostra battaglia contro il trifoglio nel prato

Il mondo è bello perché è vario. C’è chi si adopera strenuamente per farsi un prato di trifoglio e chi ne ha fatto una missione di vita quella di eliminare ogni traccia di trifoglio dal proprio prato. Se state inesorabilmente perdendo la vostra battaglia contro questa leguminosa, ecco che c’è qualche trucchetto che potete mettere in atto per provare a trionfare.

Come eliminare il trifoglio dal prato

trifoglio

Il problema è che il trifoglio bianco è un rivale pericoloso per un prato erboso. Questa pianta perenne è praticamente impossibile eradicarla tosando il prato. Inoltre, essendo una pianta fissatrice dell’azoto, riesce a crescere perfettamente anche nei terreni più poveri, quelli dove il prato erboso tradizionale fatica ad attecchire.

Considerate, poi, che il trifoglio resiste al freddo. In pratica non c’è nulla che riesca a bloccare la sua invasività. Beh, quasi nulla. Perché mettendo in pratica qualche piccolo accorgimento è possibile cercare di sbarazzarsi di lui.

Ovviamente chi ben comincia è a metà dell’opera. Questo vuol dire che dovrete iniziare con un prato sano. Questo perché quando cresce sul giusto terreno, sufficientemente umido e ricco, ecco che il prato erboso tende a diffondersi più vigorosamente rispetto al trifoglio bianco.

In questo modo il prato erboso elimina naturalmente da solo il trifoglio bianco, andando a fare ombra al trifoglio. E senza luce solare, il trifoglio muore. Quindi cercate di fornire al prato un terriccio ricco di sostanze nutritive e ben drenante. Fate in modo che riceva la giusta umidità.

Cercate anche di tenere il prato alto 7 centimetri, in modo da evitare che le erbacce possano attecchire.

Un’altra cosa che potete fare è arricchire il prato con l’azoto. Solitamente i prati infestati dal trifoglio bianco crescono su terreni poveri d’azoto. Quindi se fornite dell’azoto al prato erboso, ecco che dovreste ridurre la probabilità di infestazione da parte del trifoglio.

Non esagerate solamente con l’uso, altrimenti rischierete effetti nocivi e inquinamento anche delle falde acquifere. Se non volete usare composti chimici, potete semplicemente spargere del compost sul prato a inizio primavera e in autunno.

Usate erbicidi? Beh, l’ambiente non vi ringrazia di certo. Ma se li utilizzate, per eliminare il trifoglio dovrete farlo nel momento giusto. Di sicuro non dovrete applicarlo in primavera e in estate, quando il trifoglio cresce maggiormente rigoglioso.

Meglio optare per l’autunno. Cercate di usarli in un periodo durante il quale non siano previste piogge e non falciate il prato subito prima e subito dopo l’applicazione.

Da considerare anche il costo. Cercare di sradicare il trifoglio dal prato ha sia un impatto ambientale che economico. Nel primo caso occhio che gli erbicidi causano la perdita di biodiversità, di insetti utili e potenzialmente possono inquinare le falde acquifere. Nel secondo caso, erbicidi e fertilizzanti costano, così come anche il rivolgersi a personale esperto.

prato trifoglio

Se i costi ambientali ed economici sono troppi, perché non ripensare al vostro giardino? Davvero è così intollerabile l’idea di avere un prato misto? Di sicuro hanno un aspetto più naturale. C’è chi cerca i prati misti, composti solitamente da graminacee, festuche, bluegrass e trifoglio. Hanno un aspetto variegato, a seconda delle piante coinvolte e potrebbero non avere un aspetto così ordinato, ma sono comunque molto belli da vedere.

E spingendovi un pochino oltre, potete sempre optare per un intero prato di trifoglio al posto del prato di erba. Ha anche il vantaggio che richiede poca manutenzione e, se sceglierete le varietà di microtrifoglio, non dovrete neanche perdere tempo a sfalciare. E ancora, ci sono tantissime altre alternative: il prato di erba artificiale, una copertura in ghiaia o tappezzanti a bassa manutenzione.

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