Come prenderti cura del marimo: consigli e trucchi che pochi conoscono
Il marimo (Cladophora o Aegagropila linnaei) è una piccola alga pluricellulare dalla forma sferica, presente nelle fredde acque dei laghi di Giappone, Islanda, Svezia ed Estonia. Il nome Marimo (毬藻) è di origine giapponese e le venne attribuito nel tardo ottocento dal botanico Takuya Kawakami che coniò questo termine unendo la parola “mari” ovvero biglia e “mo” alga. Questa piccola pianta acquatica può vivere fino a duecento anni e raggiunge un diametro massimo di trenta centimetri. Oggi vediamo insieme dove comprare e come prenderci cura del marimo.
Di recente quest’alga è stata “riscoperta” come pianta d’appartamento ed è simbolo d’amore eterno e buona sorte, tuttavia era già ben nota nel campo dell’acquariologia sia per la forma pittoresca, sia per la capacità di ripulire l’acqua dalle sostanze nocive restituendo ossigeno sotto forma di coreografiche bollicine. La particolarità che le vale anche il nome di “alga danzante” è che quando effettua la fotosintesi queste bollicine rimangono impigliate e l’alga, che normalmente giace sul fondo, si solleva per discendere qualche ora dopo, proprio come danzasse.
Dove acquistare il tuo marimo
Iniziamo col dire che ad oggi è abbastanza semplice procurarsi questo piccolo amico. Moltissimi negozi di piante, infatti, offrono addirittura bellissimi vasi di vetro già allestiti. Mi è capitato di trovare marimo in vendita in contenitori di plastica nei vivai o sugli scaffali dei supermercati (specie nel periodo di San Valentino), ma è possibile anche comperarli su internet. Io, personalmente, ho adottato il mio piccolo amico qualche anno fa. Al tempo non era semplice reperire i marimo e non trovandone in nessun altro posto, ho fatto un rocambolesco tentativo vincente in un negozio di acquariologia. Il prezzo della sola alga priva di vaso dovrebbe variare dai 4 ai 9 euro circa, io ho portato a casa la mia con 5.
Come allestire la casa perfetta per il tuo marimo
Per prenderci cura e garantire al nostro amico marimo una vita lunga e felice abbiamo solo bisogno di un contenitore di vetro grande almeno qualche centimetro più del suo diametro e alto abbastanza perché sia completamente sommerso (i marimo vivono sul fondo dei laghi, assicuratevi di riprodurre il più possibile il suo habitat). Circa la forma potete letteralmente sbizzarrire la fantasia, tenendo conto di una sola cosa: dovrete poter pulire periodicamente le pareti del contenitore che avete scelto. Vi consiglio di evitare imboccature troppo piccole o forme esageratamente complesse. Il marimo avrà poi bisogno di “respirare“, perciò anche se alcuni suggeriscono di scegliere contenitori muniti di tappo per evitare gli insetti, io ho preferito sistemare il mio in una giara cilindrica aperta sulla cima. Se volete potete impreziosire il vostro contenitore con pietre, ghiaia, anfore o rametti di mangrovia. Tutti articoli facilmente reperibili nei negozi per animali.
L’acqua per il vostro marimo
I marimo possono sopravvivere circa un giorno intero fuori dall’acqua, prendetevi quindi il vostro tempo per allestire con cura il contenitore con gli elementi che eventualmente avete scelto. Una volta pronto, riempitelo con acqua di rubinetto fredda. Se temete la presenza eccessiva di sostanze nocive come il cloro, preparatevi per tempo e lasciate decantare l’acqua in un contenitore per una notte, oppure acquistate un condizionatore per acquari e dosate il prodotto in base alle istruzioni riportate.
Per garantire il benessere del vostro marimo, cambiate l’acqua ogni due settimane circa.
Dove posizionare il marimo
Il marimo vive sui fondali dei laghi, va da sé che non ami la luce diretta del sole. Posizionalo in un luogo ben illuminato, ma mai a contatto con la luce diretta del sole. Se il marimo riceve troppa luce acquisterà un colorito bruno/giallognolo (spostalo al più presto!). Amando le acque fredde, potrebbe capitare che in estate patisca il caldo. In questo caso noterai che la tua alga tende a dividersi a metà o a ingiallire, se possibile cerca di cambiare l’acqua più frequentemente.
Pulizia del marimo e del contenitore
I marimo sono molto resistenti e potete tranquillamente sciacquarli sotto acqua corrente fredda e strizzarli delicatamente. Questa operazione rimuoverà eventuali cellule morte. Potete appallottolare dolcemente con le mani i marimo perché mantengano la loro bella forma sferica.
Se notate che si sono formate delle alghe o che i bordi e gli arredi del vostro contenitore presentano una patina viscosa, sarà necessario ripulirli. Munitevi di spazzolino e pazienza e frizionate con cura le superfici (non spazzolate il marimo). Se avete scelto della ghiaia, avvolgetela in un panno e sciacquate sotto acqua corrente. Se è molto sporca, valutate di sostituirla.
Come (non) fertilizzare il marimo
I marimo prendono tutte le sostanze nutritive di cui hanno bisogno dall’acqua, perciò non devono essere fertilizzati. Non preoccupatevi se non crescono, nel loro ambiente naturale aumentano di pochissimi millimetri all’anno, ma in cattività la loro crescita è pressoché nulla. Sarà sufficiente cambiare l’acqua e garantirgli una corretta esposizione alla luce perché abbia tutto quello di cui ha bisogno.
Consigli e trucchetti per il vostro marimo
- Potete aggiungere di tanto in tanto mezzo bicchiere di acqua frizzante. L’acqua frizzante contiene anidride carbonica, un elemento utile alla fotosintesi. Il vostro marimo vi ringrazierà producendo molte più bollicine.
- Se il vostro marimo si divide potete ricucire insieme le parti con del filo da pesca sottile.
- Potete anche inserire il marimo negli acquari, ma fate attenzione: i marimo vivono in acqua dolce e fredda e non vanno d’accordo con tutti. Ad esempio, i pesci rossi sono onnivori e divoreranno la vostra alga in poco tempo. I marimo convivono perfettamente con gamberetti e pesci combattenti.
- Potete usare l’acqua usata del vostro marimo per fertilizzare le altre piante della casa. Se cerchi qualche consiglio su come realizzare fertilizzanti fai-da-te clicca qui.