Come picchettare un albero in giardino in poche, semplici mosse

I giovani alberelli, gli alberi esili, quelli malati o indeboliti, soprattutto in vista dell’inverno, hanno bisogno di essere picchettati per proteggerli dai forti venti. Inoltre questa tecnica permette anche ai giovani alberi di crescere dritti e forti. Solitamente dovrete picchettare un albero se si tratta di:

  • giovani alberi: non sempre è necessario un supporto, ma dovrete metterlo se l’albero è debole, rimane piegato dopo un forte vento o ha una struttura asimmetrica
  • nuovi trapianti: se l’alberello è debole e sottile, approfittate della buca per piantare anche dei pali di sostegno
  • alberi deboli: capita anche con alberi troppo vecchi, con cime eccessivamente pesanti per il tronco. O anche con alberi le cui radici sono state danneggiate

Come picchettare un albero?

picchettare albero

In generale, dopo un paio di anni di picchettamento, ecco che i tronchi dei suddetti alberi dovrebbero essere cresciuti a sufficienza da poter stare dritti da soli, senza essere piegati da vento, pioggia forte o ghiaccio. La regola è semplice: se l’albero si piega, ma poi si raddrizza da solo, senza aiuto, allora non ha bisogno di paletti di sostegno. Ma se si piega, non si raddrizza da solo, cresce di lato, cade o si inclina eccessivamente, allora ne avrà bisogno.

Albero di fichi con frutti

Quello che dovete fare è:

  • piantare intorno all’albero, senza danneggiarlo, due pali robusti che fungano da basi di ancoraggio. Se l’albero è arbustivo o legnoso, allora i pali vanno posizionati nelle estremità opposte del foro, vicino alla olla. Se l’albero è più grande, basterà posizionarli alle estremità opposte dell’albero. Ovviamente dovrete usare pali delle giuste dimensioni per quell’albero
  • determinate il punto di supporto: è quel punto dove i lacci si attaccano all’albero ovvero dove dovrete legare i cavi o le funi che collegheranno i pali per sorreggere la pianta. Solitamente si parte da un’altezza di un metro da terra e con le dita sollevate i picchetti fino a che si appoggeranno sul tronco. Segnate il punto: solitamente il punto di appoggio è 15 cm sopra questo punto. Tendenzialmente tale punto tende a essere basso per i giovani alberi e più alto nei tronchi adulti. Dovrete legare i cavi al punto di supporto, non più in alto, se no il tronco si rompe e neanche più in basso, se no la chioma non rimane dritta
  • legare l’albero ai picchetti: non usare fili o fili morbidi rivestiti perché scavano nel legno. Meglio usare nastri larghi in tessuto, tela o gomma, robusti e flessibili. Attaccate un’estremità della legatura al palo e l’altra al punto di supporto dell’albero. La seconda legatura deve avvenire sopra o sotto questa sul tronco, collegando l’altra estremità al secondo palo. I tiranti devono essere stretti, ma con un certo margine, lasciando un po’ di gioco per permettere una certa flessibilità col vento
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  • eliminare picchetti e lacci: dopo sei mesi o un anno dovrete rimuovere picchetti e lacci. Dovrete toglierli quando l’albero riesce a resistere al vento e alla pioggia da solo
  • ripetete se necessario: ovviamente quando necessario, ripetere il procedimento da capo

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