Come coltivare il ribes rosso in vaso? Trucchi e segreti che vi faranno avere un raccolto pazzesco
La buona notizia è che si può coltivare tranquillamente il ribes rosso in vaso. Quindi anche chi non ha a disposizione un orto o un giardino, può coltivarsi da sé il proprio ribes sul balcone, magari accanto alle piantine di fragole. La brutta notizia è che per coltivare il ribes rosso in vaso ci va qualche accortezza in più. Ma nulla di insormontabile.
Trucchi e segreti per coltivare il ribes rosso in vaso sul balcone
Parliamo di come coltivare il ribes rosso solamente perché è la variante più comune in Italia. Ma le stesse indicazione valgono anche per il ribes bianco o il ribes nero. In generale, è più facile partire dalle piantine già in vaso che trovate dai rivenditori.
Questi i consigli per coltivare con successo il ribes rosso in vaso:
- Quando piantarlo: in generale, sia in vaso che in campo, si preferisce piantare il ribes rosso fra novembre e marzo, nel momento di quiescenza, cresce meglio. Ma in realtà puoi piantarlo in qualsiasi momento dell’anno
- Vaso: bisogna optare per un vaso abbastanza ampio, almeno 45-50 cm di larghezza. Occhio che la maggior parte delle tipologie di ribes necessitano di sostegno, tranne le piante a cespuglio. Tali sostegni devono essere predisposti prima di piantare le piante nel vaso (vanno bene anche le classiche canne di bambù)
- Posizione: il vaso lo si posiziona preferibilmente in pieno sole, al massimo a mezz’ombra (ma in questo caso i frutti matureranno dopo e saranno leggermente meno dolci). La posizione deve essere riparata dal vento e dalle gelate tardive. Ricordatevi anche di proteggere i frutti dagli uccellini
- Terriccio: in generale il ribes si adatta a parecchi tipi di terreno, ma preferisce terricci umidi e ben drenanti
- Concime: bisogna aggiungere al terriccio del fertilizzante per piante da frutto, ricco di potassio. Le piante in vaso devono essere concimate con un fertilizzante liquido di base ogni due settimane dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera. In estate meglio usare un concime liquido ricco di potassio durante la fioritura e la fruttificazione. In primavera, poi, sostituire i primi centimetri superiori di terriccio con altro terriccio fresco senza torba e arricchito con fertilizzante in granuli a lento rilascio
- Irrigazione: le giovani piante devono essere innaffiate con maggior frequenza. Inoltre le piante in vaso richiedono irrigazioni più regolari e frequenti, anche tutti i giorni quando fa caldo. D’inverno, per evitare che le radici marciscano a causa dell’umidità, bisogna posizionare i vasi sopra dei mattoni in modo che l’acqua piovana possa defluire attraverso i fori di apertura del vaso alla base. Sempre d’inverno bisogna proteggere le piante con teli di juta
- Pacciamatura: deve essere fatta in primavera, dopo la concimazione per mantenere il terreno umido ed evitare la crescita di erbacce
- Potatura: non richiede chissà che manutenzione, al massimo eliminare rami e foglie secchi o danneggiati
- Rinvaso: deve essere fatto ogni tre anni a fine inverno o con un vaso più grande o nello stesso vaso, ma rimuovendo quanto più vecchio terriccio possibile