Come capire se la qualità dei ravanelli piantati nell’orto è buona

Avete fatto tanti sacrifici, vi siete impegnati tantissimo e finalmente quei ravanelli piantati e coltivati con tanta cura e amore sono nati. Rimane ora solo una cosa da fare: capire se la qualità dei ravanelli scelti per la semina sia buona o meno. Ecco dunque qualche sistema per valutarla.

Provate a valutare la qualità dei ravanelli con questi metodi

qualità ravanelli

I ravanelli sono ortaggi molto gettonati nell’orto. Non particolarmente difficili da coltivare (anche se richiedono accortezze specifiche), ecco che sono buonissimi da mangiare, possono essere usati in diversi modi e preparazioni e apportano numerosi benefici alla nostra salute.

Per esempio, sono ricchi di vitamina C e quindi aiutano a rinforzare le difese del sistema immunitario, particolarmente utile durante la stagione dell’influenza e dei raffreddori. Inoltre, essendo ricchi di fibre, aiutano la digestione, contribuendo a prevenire la stipsi.

Ricchi di antiossidanti, tornano assai utili nella lotta contro i radicali liberi, prevenendo l’invecchiamento precoce delle cellule. Hanno anche effetto diuretico e aiutano a eliminare le tossine dall’organismo. Infine, ma non ultimo per importanza, hanno pochissime calorie e dunque sono adatti per chi è a dieta.

Detto ciò, se abbiamo deciso di inserirli nel nostro orto, dopo il raccolto conviene capire se la qualità prescelta sia ottimale. Questo onde evitare di continuare a impegnare energie, tempo e soldi nella coltivazione di un prodotto dalla qualità mediocre. Se fosse questo il caso, infatti, tutto ciò che dobbiamo fare è semplicemente cambiare la varietà.

Ma come capire quale sia la qualità dei ravanelli? La prima cosa da fare è osservare le foglie. Le foglie devono essere verde, compatte e intatte, non gialle o appassite. Poi controllate la pelle: deve avere un bel colore vivace, che varia dal bianco al rosso (questo dipende dalla varietà prescelta). Inoltre la buccia deve essere liscia e uniforme.

orto autunno ravanelli

Controllate ora le dimensioni. Dovrete scegliere varietà di medie dimensioni in quanto sono quelli più saporiti. Se troppo grandi, tendono a essere fibrosi e meno gustosi. Quelli troppo piccoli, invece, pur essendo più teneri, potrebbero garantire una resa minore nei nostri piatti.

Valutate anche il peso: se troppo leggero, vuol dire che ha poca acqua, è secco e disidratato. Il che vuol dire che non avrà un sapore ottimale. Esaminate infine le radici: devono essere piccole e con codina sottile. Questo indica che sono freschi e gustosi. Se hanno radici troppo grandi, ecco che vuol dire che abbiamo commesso qualche errore durante la coltivazione, alterandone anche sapore e consistenza. In negativo.

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