Colombo: tutto quello che c’è da sapere su questo mix di spezie
Il colombo non è solo un volatile. E non è neanche solo il cognome del noto tenente o dello scopritore dell’America (concetto su cui potremmo discutere a lungo, ma che non è il focus dell’articolo). Colombo, infatti, è anche il nome di un mix di spezie originario dello Sri Lanka e delle Antille. Ma andiamo a vedere la sua composizione e come si usa in cucina.
Come si usa il colombo in cucina?
Le origini del colombo non sono esattamente chiare. Si ipotizza che questa miscela di spezie sia nata a Colombo, la capitale dello Sri Lanka. Ma visto che venne ben presto esportata nelle Antille da operai immigrati nelle Antille francesi, dove divenne un condimento molto diffuso, solitamente si dice che il colombo sia originario delle Antille. Comunque sia, oltre che nello Sri Lanka e nelle Antille, è una spezia molto diffusa anche in quelle che un tempo erano chiamate Indie occidentali francesi.
Con forti influenze indiane e africane, da non confondere con il masala (originario dell’India), il colombo è molto simile al curry. Come quest’ultimo, infatti, in realtà è una miscela di diverse spezie, la cui composizione cambia a seconda della zona e dello chef.
Di solito gli ingredienti base sono:
- coriandolo
- chili
- aglio
- curcuma
A questi, poi, di volta in volta si aggiungono:
- cannella
- zafferano
- semi di mostarda
- semi di senape
- fieno greco
- cardamomo
- anice stellato
- pepe
- zenzero
- tamarindo
- chiodi di garofano
La sua peculiarità, però, è che si aggiunge al mix di spezie del riso crudo arrostito che funge da addensante. Esiste poi una variante particolare, il colombo de cabri, dove si aggiungono pezzi di mela.
Questa spezia viene di solito usata come condimento nell’omonimo piatto (uno stufato praticamente), ma si sposa bene anche con il maiale e le verdure.