Chiodi di garofano: tutto quello che volevi sapere su questa fragrante spezia
Una spezia molto conosciuta e spesso presente nelle nostre cucine è rappresentata dai chiodi di garofano. Precisiamo subito che con i fiori di garofano i chiodi non hanno nulla a che fare: sono piante diverse. I chiodi di garofano, infatti, sono i boccioli essiccati del Syzygium aromaticum, una pianta che fa parte della famiglia delle Myrtaceae. Il garofano comune, invece, è una pianta che fa parte della famiglia delle Cariofillacee.
Il nome deriva solamente dal fatto che i boccioli essiccati del Syzygium ricordano una po’ la forma del garofano.
Come si usano in cucina i chiodi di garofano?
I chiodi di garofano sono originari delle isole Molucche in Indonesia, tuttavia sono coltivati anche nelle Antille e in Madagascar. Come pianta, si presenta come un alberello sempreverde alto al massimo 10-15 cm. La chioma è tondeggiante, mentre le foglie sono ovalari, più rossastre da giovani e verde scuro nelle piante più grandi. I fiori hanno un colore che varia dal giallo al cremisi.
La spezia si ottiene dai boccioli, essiccati e non deve essere confusa con il pimento, altra spezia nota come pepe garofanato.
I chiodi di garofano hanno un notevole potere antiossidante, ancora più delle mele. Ricchi di eugenolo, questo composto è il responsabile del loro profumo forte, dolce e con note pepate.
Per quanto riguarda l’uso in cucina, possiamo utilizzarli sia per preparare dolci che pietanze salate. Ricordiamo il suo utilizzo nel pandolce, nel panpepato, in biscotti, in dolci a base di frutta contenenti anche mele, ma anche in creme, farciture, vini aromatizzati e liquori. Nel Nord Italia, per esempio, è uno degli ingredienti base del vin brulè.
Se preferite usarli nel salato, ecco che si accompagnano bene alla carne marinata di selvaggina, agli arrosti, ai brodi di pollo e ai formaggi stagionati. Perfetti anche per accompagnare verdure come le carote, cipolle e cipolline. Inoltre lo si usa spesso per aromatizzare il tè o per insaporire gli infusi (il suo gusto ricorda un po’ quello dell’infuso di carcadè).
Al di là della cucina, sono usati come deodoranti, nei pot-pourri o inseriti nelle arance o nel limone sono usati come repellenti per gli insetti.